Quattrograna, spari ad altezza d'uomo:
avanza l'ipotesi dell'agguato al 25enne

Quattrograna, spari ad altezza d'uomo: avanza l'ipotesi dell'agguato al 25enne
di Katiuscia Guarino
Venerdì 22 Ottobre 2021, 08:15 - Ultimo agg. 31 Marzo, 08:56
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Colpi ad altezza d'uomo, quelli sparati a contrada Quattrograna. Matura questa ipotesi. Se dovesse trovare conferma tale pista, ci si troverebbe di fronte a un vero e proprio agguato.

Si lavora a ritmo serrato per fare piena luce. Ad Alessio Romagnuolo si voleva dare una lezione? O l'intenzione era ben diversa, molto più grave? Orario, luogo, fanno pensare che chi ha premuto il grilletto fosse determinato nella sua azione. Una gambizzazione per uno sgarbo? Crollerebbe, così, la pista della lite prima degli spari che non ha mai convinto del tutto, che pure è al vaglio. Resta, infatti, ancora in piedi. Così come quella che farebbe pensare a colpi esplosi in aria. Ma si è nel campo delle supposizioni. Le urla udite prima degli spari potrebbero non riferirsi a una discussione tra Romagnuolo e gli occupanti dell'auto nera dalla quale sarebbero partiti i proiettili. Il giovane finito nel bersaglio potrebbe aver urlato dopo aver visto spuntare la calibro 7,65, anche per sollecitare la persona che era con lui a scappare. Romagnuolo per evitare di essere ferito si è rifugiato nel palazzo dove abita.

I fatti si sono svolti quando il 25enne era nel cortile del condominio in compagnia di un amico.

Poi l'arrivo della macchina nera. A bordo almeno due persone: chi era alla guida e chi ha impugnato l'arma per sparare. Ma non si esclude la presenza di altri occupanti. Nei pressi dello stabile non ci sono telecamere di videosorveglianza. Gli autori potrebbero aver studiato l'area con vari sopralluogo o potrebbero conoscerla bene. Sullo sfondo dei fatti accaduti martedì mattina potrebbero esserci questioni legate al traffico di sostanze stupefacenti. Sempre in base al racconto di Romagnuolo, l'auto era seguita da un furgone.

Una circostanza che pare non abbia trovato finora riscontro. Gli investigatori stanno setacciando gli ambienti criminali del capoluogo. Potrebbero scattare perquisizioni. L'obiettivo è di scavare a fondo per capire bene il contesto nel quale inquadrare l'episodio. Si cerca di capire anche eventuali collegamenti con altri fatti criminali accaduti in città. Sono state sentite le persone della palazzina nei pressi della quale si sono verificati i fatti. Tra queste anche chi ha dato l'allarme quando ha udito gli spari. Oltre ad ascoltare la vittima, gli agenti della Squadra Mobile hanno sentito l'amico che era in compagnia del 25enne quando sono stati esplosi i colpi. I poliziotti e i colleghi della Scientifica sono ritornati a Contrada Quattrograna ed hanno eseguito nuovi rilievi necessari per cercare di ricostruire la vicenda. Hanno raccolto altri elementi e informazioni che possono essere utili alle indagini. Sin da subito sono stati recuperati i bossoli che saranno sottoposti ad analisi. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, guidata da Domenico Airoma. C'è molta attenzione sulla vicenda che al momento presenta ancora dei punti oscuri, ma uno sviluppo delle indagini potrebbe arrivare a stretto giro di tempo. Gli investigatori non mollano la presa e stanno portando avanti un lavoro certosino. Resta la gravità del fatto in un momento particolare per la città con mesi di tensione per vari episodi criminali. Alcuni legati al mondo dello spaccio di droga.

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Il fatto accaduto in pieno giorno determina ulteriori apprensioni. Chi ha premuto il grilletto non si è preoccupato di essere notato. Così come avvenne nell'agosto del 2020 quando fu ferito al volto in via Visconti, il 34enne Francesco Liotti. Sei i colpi sparati un anno. Per questa vicenda è in corso il processo. A premere il grilletto sarebbe stato secondo l'accusa, Danilo Volzone.

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