Omicidio Corbiero: vittima del clan
senza giustizia dopo 15 anni
Quindici anni dalla morte di Antonio Corbisiero, trucidato da un commando camorristico davanti ai propri figli mentre tornava a casa. Un omicidio senza colpevoli, nonostante due gradi di giudizio.
Marisa Fratestefano, la moglie, ricorda i tre lustri di sofferenza che ha passato insieme alla sua famiglia. Dopo la sentenza di primo grado che chiedeva l'ergastolo per coloro che furono ritenuti gli esecutori materiali - racconta - ci fu un ribaltamento delle decisioni. Un processo che abbiamo vissuto come un incubo».
Davanti al suo negozio di fiori, Marisa, figlia di un carabiniere, tiene viva la memoria: un'immagine giovanile del marito domina il locale. Anche la sorella di Corbisiero, Felicia, ha lanciato un appello affinchè si riaprissero le indagini. Ci sono i mozziconi lasciati dietro una siepe da chi si era appostato: reperti, non si sa come spariti, che potrebbero essere stati utili per dare nuovo slancio alle ingacini.
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