Il distacco della valanga di fango dal monte Pizzo D'Alvano generò un bilancio tragico da cui il paese non sembra mai essersi risollevato. Il tempo della storia sembra essersi fermato a quel maledetto 5 maggio 1998.
Una data impressa nella memoria di tutti, un ricordo che il tempo non scalfisce e che si rinnova puntualmente.
Quindici e il Vallo Lauro, venticinque anni dopo, sono pronti a ricordare uno dei momenti più tristi. Undici vittime ed un territorio completamente devastato e segnato per sempre da un'alluvione senza precedenti.
Quella in arrivo sarà una giornata molto intensa, che vivrà nel ricordo di quei drammatici momenti che solo grazie al coraggio dei tanti volontari soccorritori non registrò un bilancio ben più grave.
Centosessantuno le vittime totali dell'apocalisse che coinvolse anche i comuni dell'agro sarnese.
«Nelle coscienze di chi ha vissuto tragici eventi come frane e alluvioni, il segno resta indelebile - afferma il sindaco di Quindici Eduardo Rubinaccio - per noi ricordare questi eventi rinfresca la memoria e scatena la convinzione che insieme possiamo difenderci meglio».
Venticinque anni dopo la prevenzione idrogeologica di uno dei territori maggiormente esposti al rischio, resta una delle argomentazioni più discusse. «Negli anni abbiamo registrato un' importante opera di difesa delle aree sotto osservazione, ma non esaustiva perché resta ancora tanto da fare». La Protezione Civile operativa in paese resta uno dei riferimenti a cui il comune presto darà una nuova sede.
«La capacità dei bacini territoriali - prosegue Rubinaccio - non è sufficiente per contenere il discorso del deflusso delle acque. I regi lagni sono sporchi, e gli interventi di pulizia non vengono completati. Discorso analogo per le vasche di laminazione che in caso di emergenza non potrebbero assolvere alle loro funzioni poiché intasate. Conviviamo da decenni con i soli problemi a cui, nonostante le molteplici segnalazioni dei cittadini, non riusciamo a dare risposte. Negli ultimi tempi un'azione importante è stata messa in campo con la Comunità Montana Partenio Vallo Lauro per riuscire a pulire qualche zona in uno stato allarmante, ma non basta perché urgono anche risorse. La strategia congiunta con le autorità sovraordinate ci auguriamo che possa produrre effetti importanti».
Nella giornata del 5 maggio il sindaco Rubinaccio sarà inizialmente a Sarno per le manifestazioni di ricordo e i tavoli tecnici organizzati, che vedranno la partecipazione del vicegovernatore della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e di Pasquale Versace, vice commissario per la gestione dell'emergenza nei comuni alluvionati nel 1998.
Nella serata di venerdì, invece, a Quindici è prevista la tradizionale santa messa in suffragio delle vittime presso la chiesa madre e la successiva fiaccolata che si concluderà al Parco della Memoria.
Momenti che restano scolpiti e che è occorre tenere vivi non solo per ricordare chi non c'è più ma anche per sottolineare l'importanza di un'azione costante e duratura a salvaguardia della natura contro gli improvvidi interventi della mano dell'uomo.
«È sempre importante conservare il ricordo in segno di rispetto per le vittime e per vicinanza ai loro familiari - afferma il parroco di Quindici Don Vito Cucca - rispetto al passato possiamo sicuramente ritenerci più sicuri in relazione a possibili eventi calamitosi, ma le attività di prevenzione come la costruzione di dighe o lo svuotamento dei canaloni devono rappresentare sempre una priorità».
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