Raccolta sangue, si «sblocca» la sede di Ads in via Colombo

Raccolta sangue, si «sblocca» la sede di Ads in via Colombo
Venerdì 12 Agosto 2022, 08:52
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La svolta. Riprende la raccolta da parte dell'Associazione donatori sangue (Ads) Campania: un primo passo verso la soluzione di un'emergenza che ha rischiato di bloccare gli interventi chirurgici programmati all'Azienda ospedaliera Moscati e nei presidi sanitari di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi. Dopo il nulla osta della Regione, l'altro giorno sono riprese finalmente le attività di raccolta e donazione del sangue sia presso la sede provinciale dell'Ads Campania sia con le autoemoteche che hanno ripreso a presidiare il territorio (domenica scorsa erano a Solofra). Chiunque volesse partecipare, può farlo già oggi e sabato, dalle 8 alle 12:45 presso la sede di via Cristoforo Colombo ad Avellino partecipando alla campagna di sensibilizzazione denominata «C'è bisogno di te, prima di partire vieni a donare».


Maria Picaro, responsabile di Ads Campania, spiega: «Così facendo si potrà sostenere l'Azienda ospedaliera Moscati che al momento si trova in forte carenza di sangue e inoltre i donatori potranno controllare il proprio stato di salute con le analisi che verranno rilasciate». Le iniziative, dunque, ripartono. Per ricevere informazioni sulla donazione sono attivi due contatti telefonici (0825461268 e 3517643031): «Gli operatori dell'associazione, poi, riprenderanno i loro tour per i comuni dell'Irpinia a partire dal mese di settembre per arrivare ad un maggiore numero di utenti possibili e al fine di migliorare e rendere più efficienti i servizi sui territori irpini». La soluzione all'emergenza è stata possibile dopo che la Regione ha concesso l'autorizzazione per riprendere la raccolta: «È stata realizzata l'ispezione a questa nuova struttura associativa, anche se di nuovo abbiamo solo il nome. Quindi abbiamo potuto ricominciare a operare sul territorio supportando la Regione nell'arginare questa grave condizione emergenziale». Infatti, nonostante i cittadini avessero risposto molto bene all'appello lanciato qualche settimana fa dal direttore del servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale (Simt), Silvestro Volpe, l'emergenza era tutt'altro che superata e il rischio di una sospensione gli interventi chirurgici in elezione non era mai tramontato. L'inizio della «crisi del sangue» in provincia di Avellino (fine marzo) è coinciso con il blocco delle attività di raccolta a due strutture associative (Avis Avellino e Avis Casoria) che si occupavano da anni della raccolta rifornendo i nosocomi convenzionati con oltre 3mila sacche al mese. Entrambe hanno subito un blocco delle attività dopo l'uscita da Avis e il cambio di denominazione da Avis ad Ads per la sede avellinese, da Avis a Filo rosso per quella di Casoria.
an. pl.
 

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