Raid incendiari ad Avellino,
si spera nell'occhio elettronico

Raid incendiari ad Avellino, si spera nell'occhio elettronico
di Katiuscia Guarino
Martedì 21 Gennaio 2020, 15:00
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«Serve altro personale, siamo carenti di almeno 40 unità, e più strumenti a disposizione per dare un contributo maggiore a contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini». È il messaggio lanciato dal colonnello Michele Arvonio, comandante dei vigili urbani avellinesi, nel corso della festa regionale della Polizia locale. Quest'anno la cerimonia si è svolta nel capoluogo irpino con la celebrazione della messa nel Duomo officiata dal vicario del vescovo, don Enzo De Stefano. La manifestazione è proseguita nell'auditorium della Camera di Commercio. Ha registrato la partecipazione di 180 Comandi della Campania e 110 gonfaloni di altrettanti Comuni.

Il comandante Arvonio è intervenuto anche sui recenti episodi che hanno messo nuovamente in allarme il capoluogo, tra cui i due raid incendiari avvenuti all'alba dell'altro ieri: «Diamo il nostro contributo alle altre forze di polizia attraverso i sistemi di videosorveglianza installati in diversi punti della città. Vorremmo dare ancora di più il nostro supporto. Ma ci sono difficoltà. Basti pensare che al momento non possiamo svolgere il servizio notturno a causa della carenza di personale».

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E proprio le immagini dell'occhio elettronico messe a disposizione della polizia municipale potrebbero fornire elementi utili per identificare chi ha appiccato il fuoco alle tre auto (una Citroen C1 in via Francesco Tedesco, una Seat Ibiza e una Smart in via Giovanni Battista) avvenuti alle prime luci dell'alba di domenica. Due dei veicoli appartengono a persone legate da rapporti di parentela con soggetti coinvolti nelle inchieste della Dda di Napoli sul clan Partenio e sulle aste giudiziarie. Le indagini procedono serrate. L'attenzione è focalizzata nell'accertare se tra i due atti incendiari, il primo avvenuto alle 4.20 e l'altro alle 6 del mattino, ci sia un collegamento e se i fatti siano connessi alle inchieste. Le due vetture prese di mira, la Citroen C1 e la Seat Ibiza sono proprietà di due donne. Si segue anche la pista di screzi familiari.

Il comandante Arvonio, facendosi portavoce di tutto il Corpo regionale, chiede maggiori strumenti per valorizzare l'attività della polizia municipale. «Servono diverse modalità di reclutamento, una formazione del personale e l'accesso allo Sdi (Sistema d'indagine, ndr). Sono le proposte che faccio - afferma il colonnello - per crescere ancora di più e lavorare in sinergia con le altre forze di polizia». Arvonio lancia anche un appello al legislatore al fine di creare una polizia di sicurezza integrata. «Per noi - evidenzia - è importante renderci partecipi delle dinamiche della sicurezza». Altra problematica che sottolinea il comandante dei caschi bianchi è quella della dotazione organica: «Tra le principali difficoltà c'è la carenza di personale, anche se riusciamo sempre ad impegnarci al massimo. Sono orgoglioso del mio personale che con grande spirito di sacrificio s'impegna tanto ogni giorno. Ad Avellino l'organico è ridotto al 50%. Servirebbero almeno altre 40 unità. Negli anni ne abbiamo perse tante».

Nel corso della celebrazione il colonnello Arvonio ha consegnato al Procuratore della Repubblica, Rosario Cantelmo, un presepe realizzato dagli studenti del liceo artistico De Luca di Avellino. Un riconoscimento per l'impegno svolto in Irpinia. Tante le autorità che hanno partecipato alla cerimonia: il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, il prefetto di Avellino Paola Spena, il sindaco di Avellino Gianluca Festa, il presidente del Tribunale Vincenzo Beatrice, il deputato Michele Gubitosa, l'ex senatore Franco Malvano, il questore Maurizio Terrazzi, i comandanti provinciali Massimo Cagnazzo (Carabinieri), Gennaro Ottaiano (Guardia di Finanza), Gianluca Zulini (232° Reggimento Trasmissioni), la dirigente della Protezione Civile regionale Claudia Campobasso, il provveditore agli Studi, Rosa Grano, oltre a numerosi amministratori. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli encomi agli agenti di polizia municipale dell'intera Campania che si sono distinti nello svolgimento del loro servizio. 
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