Reddito di cittadinanza,
​accolte sette istanze su dieci

Reddito di cittadinanza, accolte sette istanze su dieci
di Antonello Plati
Giovedì 2 Gennaio 2020, 09:28
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Oltre sette «ok» ogni dieci istanze. In provincia di Avellino, sono state 9mila 726 le domande accolte per percepire il Reddito e la Pensione di cittadinanza su 13mila 671 presentate. «Un dato significativo e anche in linea con la nostra previsione che per l'Irpinia era di circa 15mila richieste», commenta Mario Melchionna, ex segretario generale Cisl Irpinia-Sannio, adesso presidente di Sercam, la società regionale dei servizi di Cisl Campania. «Ma c'è un problema che riguarda solo la nostra Regione e quindi la nostra provincia», osserva il sindacalista. «La fase 2, quella della ricerca di un posto di lavoro, qui non è ancora partita a causa dell'ormai noto braccio di ferro tra il governatore Vincenzo De Luca e Anpal servizi sull'assunzione dei navigator». Queste figure nel resto del Paese sono già impegnate nei Centri per l'impiego alla ricerca di proposte di occupazione da sottoporre ai percettori di Reddito. In Campania sono 471, così distribuiti: 24 ad Avellino, 16 a Benevento, 80 a Caserta, 274 Napoli e 77 a Salerno. «Hanno vinto un concorso a giugno ricorda Melchionna ma sono stati assunti solo il 6 dicembre dopo un estenuante tira e molla. E in questo momento stanno facendo ancora formazione, quindi in Irpinia è assolutamente prematuro parlare di lavoro per i percettori di Reddito. Abbiamo accumulato un ritardo, rispetto alle altre regioni, difficilmente colmabile». Le responsabilità? «Da ricercare nel livello istituzionale: si poteva e si doveva agire diversamente. L'accordo con Anpal poteva essere tranquillamente sottoscritto prima senza creare alcun disagio».

Stando all'ultima rilevazione dell'Inps (31 ottobre 2019) elaborata dall'Osservatorio Cisl Irpinia-Sannio, in Campania sono state presentate 270mila 901 domande di Reddito e Pensione di cittadinanza, di queste 177mila 191 accolte per il Reddito e 17mila 731 per la Pensione. In provincia di Avellino, come detto, 13mila 671 presentate e 9mila 726 accolte, di queste 1877 presentate e 1369 accolte nella città capoluogo. Mentre nei comuni con il maggior numero di abitanti è questo il quadro: Ariano Irpino, 549 presentate e 381 accolte; Atripalda, 397 presentate e 294 accolte; Cervinara, 488 presentate e 329 accolte; Grottaminarda, 231 presentate e 170 accolte; Mercogliano, 330 presentate e 244 accolte; Montoro, 700 presentate e 486 accolte; Monteforte, 396 presentate e 279 accolte; Montella 180 presentate e 126 accolte; e Solofra 358 presentate e 260 accolte.
L'importo medio per quanto riguarda il Reddito è di 510 euro, mentre per la Pensione è di 225 euro. Dal 7 gennaio, il Caf della Cisl, così come quelli degli altri sindacati, sarà operativo per il rinnovo del sussidio e per chi volesse fare per la prima volta domanda: «Chi percepisce Reddito e Pensione - informa Melchionna - deve comunque ripresentare l'Isee per ottenere il rinnovo: i nostri uffici saranno operativi da martedì prossimo». Da marzo dell'anno scorso, «il 70 per cento delle richieste di Reddito e Pensione sono passate proprio per il nostro Caf», tiene a sottolineare Melchionna. «E complessivamente il 90 per cento tramite i Caf di tutti i sindacati: solo il restante 10 per cento è stato lavorato da Poste italiane».

Da una misura all'altra. Il presidente di Sercam riflette pure su «Quota 100». Premette: «In Campania sono state fatte 17mila 706 richieste di pensione anticipata tramite Quota 100. Ad Avellino e provincia 1423, di queste, rispecchiando il trend nazionale, la maggior parte presentate da lavoratori dipendenti del settore pubblico». Un fattore che sta creando non pochi problemi: «Sì, in particolare nella Sanità e nella Scuola, perché ancora non c'è stato turnover». Tuttavia, queste difficoltà erano state ampiamente previste. «Se da un lato c'è stata una risposta per far andare in pensione chi aveva maturato gli anni di anzianità richiesti, dall'altro non è stato garantito l'auspicato ricambio con l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani». Su questo aspetto Melchionna sprona le istituzioni: «Il governo nazionale dovrebbe immaginare di istituire un'unica cabina di regia, con il supporto di Regioni ed amministrazioni locali, per ragionare anche con parti sociali su come sfruttare al meglio simili misure. Un discorso che vale sia per Quota 100 sia per il Reddito: bisogna agire non solo per offrire assistenza ma anche per creare sviluppo e occupazione».
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