Regi Lagni, Rubinaccio scrive
alla Procura: «Territorio a rischio»

Regi Lagni, Rubinaccio scrive alla Procura: «Territorio a rischio»
di Vincenzo Castaldo
Mercoledì 28 Novembre 2018, 16:30
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QUINDICI - Caso Regi lagni, il Comune di Quindici manda le carte in Procura con un esposto in cui segnala tutta la preoccupazione legata al maltempo e ai possibili disagi legati al dissesto idrogeologico.

«Abbiamo deciso di segnalare il problema ad Avellino perché qui abbiamo grandi difficoltà e la Regione non ci offre soluzioni concrete». A parlare è il sindaco di Quindici, Eduardo Rubinaccio. «I lagni e i canali idrici del paese versano in uno stato comatoso, in quanto sono tutti ostruiti da terreno misto a fango e detriti erosi dalle montagne. Le quattro vasche di sedimentazione realizzate dopo la frana del 98, che devastò il centro urbano provocando la morte di undici persone, sono abbandonate a se stesse. In località San Teodoro, come ha più volte ribadito il geologo Scibelli, le briglie all'interno degli alvei sono completamente interrate e non svolgono più la funzione per la quale sono state realizzate. Il fitto materiale di origine detritica che si è accumulato qui si sovrappone addirittura alla strada asfaltata. Pertanto, anche in occasione di eventi meteorologici di piccola importanza, la strada che costeggia il Lagno Quindici diventa un alveo-strada. Per non parlare del vallone Cantarella, dove in questi anni non si è fatto nulla. Le piogge sono sempre più frequenti, la stagione invernale si avvicina e non oso proprio immaginare cosa può succedere a Quindici con un forte temporale».
 
Rubinaccio sottolinea: «La Regione ha disposto dei finanziamenti per il decespugliamento dei Regi lagni affidando i lavori alla società in house Campania Ambiente e Servizi, ma sinceramente non capisco a quanto possa servire. A parte il fatto che questi lavori dovevano essere già avviati nella metà di settembre scorso e non sono ancora partiti, mi chiedo: come si può pensare di risolvere il problema e di ridimensionare l'emergenza togliendo i canneti e gli arbusti che sono cresciuti nei canali idrici? Ma si vogliono rendere conto che qui va rimosso il terreno?».

Il primo cittadino conclude: «I vestiti rattoppati non li vogliamo, nel modo più assoluto. Qui c'è in gioco la vita di un'intera comunità. Qui la situazione è drammatica e non possiamo vivere con la paura che si ripeta quanto è accaduto nel 1998. Non mi stancherò mai di dire che la Regione deve mandarci le pale meccaniche per provvedere a togliere il terreno dagli alvei e dai canali».

Il problema dei Regi lagni interessa anche gli altri comuni del Vallo, escludendo Taurano. A Moschiano, i lavori di decespugliamento nel canale idrico di via Avellino sono fermi da due giorni proprio a causa del maltempo. Gli operai di Campania Ambiente e Servizi sono giunti qui lo scorso 13 del mese: hanno creato un varco proprio di fronte all'ex clinica «Parco degli ulivi» e tolto buona parte di sterpaglia e canneti dal canale. Nulla fino ad oggi si è mosso invece a Lauro, Pago e Domicella. A Marzano, il sindaco Franco Addeo è in attesa di vedere in azione gli operai di Campania Ambiente e Servizi confidando in un intervento altrettanto celere sia per il ripristino delle opere strutturali, sia per la pulizia della vasca di calma, che è di circa 16mila metri quadrati ed è completamente riempita di materiali litoidi per 5 metri. Le sue strutture spondali, peraltro, risultano completamente erose.
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