Regionali Campania 2020, Biancardi
scarica Forza Italia: «Sostengo Alaia»

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di Edoardo Sirignano
Mercoledì 26 Agosto 2020, 12:00
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Domenico Biancardi scioglie le riserve. Il presidente della Provincia, punzecchiato dall'europarlamentare Fulvio Martusciello, che lo aveva esortato a portare voti a Forza Italia nella sua Avella, viene allo scoperto annunciando che non solo non voterà centrodestra, ma sosterrà il centrosinistra, in particolare Italia Viva ed Enzo Alaia.

Biancardi prova a mantenere un profilo istituzionale, nel senso che non dovrebbe prendere parte ad iniziative elettorali in giro per la provincia, ma nel Comune dove è sindaco farà campagna per Alaia, che alle Provinciali di due anni fa lo sostenne così come gli schieramenti di centrodestra.

TUTTI I CANDIDATI E LE LISTE 

«In qualità di presidente, sono stato votato da tutti e quindi è chiaro come non sosterrò nessuno - premette Biancardi, che però si sdoppia - In qualità di sindaco e soprattutto di avellano, invece, devo rispettare il mio territorio e quindi è normale che se nel mio paese ci sono delle candidature autorevoli, non posso che rispettarle, venendo così incontro alle richieste della mia gente. A maggior ragione, considerando che in campo c'è un consigliere regionale uscente come Enzo Alaia, che tra l'altro è stato sempre vicino all'amministrazione comunale che guido durante gli ultimi anni. Quando l'ho chiamato, infatti, si è sempre messo a disposizione e non si è mai tirato indietro di fronte ai problemi della sua comunità. È chiaro, pertanto, che non posso portare avanti una campagna elettorale contro di lui, così come non posso obbligare la gente a votarlo, ma allo stesso tempo quel che mi è possibile lo farò. Come primo cittadino, posso dire che nei momenti di difficoltà, mi sono sempre trovato vicino il mio concittadino».
 


Rispetto alle altre candidature locali, come nel caso del suo assessore Giovanni Luigi D'Avanzo, detto Ronaldo, tra le fila di Campania Libera, o nel caso della stessa Stella Capriglione, originaria di Sirignano, in Forza Italia, Biancardi chiarisce come da parte sua «non ci saranno imposizioni. Le persone saranno libere di votare chi riterranno opportuno e chi le possa rappresentare meglio. Manterrò il ruolo istituzionale, che mi appartiene».

Allo stesso tempo, però, il numero uno dell'ente di Piazza Libertà, pur non sbilanciandosi, lascia intendere come non abbia intenzione di ostacolare la conferma di Vincenzo De Luca alla guida dell'ente regionale: «Al momento la mia è una posizione chiaramente territoriale. Non posso dire, comunque, che il governatore non si sia messo a disposizione della Provincia, d'altronde sono stato appoggiato e votato anche dai suoi sostenitori, così come da quelli che oggi sono schierati a favore di Caldoro».

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Rispetto alla sua originaria appartenenza al centrodestra, il presidente della Provincia dunque va a «congelarla», ma allo stesso lascia intendere come rispetto agli scontri interni al fronte forzista tra i «vecchi» di Sibilia e l'attuale gruppo di Martusciello, resti più orientato verso i primi, che adesso sono in dissenso con l'attuale esecutivo guidato dall'europarlamentare, che alle regionali ha schierato Annamaria Vecchione, Stella Capriglione, Giovannantonio Puopolo e Antonio Aufiero: «Mi sentirò con Cosimo Sibilia, che per me resta un riferimento indiscusso in questo campo e vedrò che c'è da fare e se posso dare un contributo», chiude Biancardi.

Dopo il rifiuto alla Lega di Matteo Salvini, che prima del Covid aveva intercettato più di una volta il presidente della Provincia (che aveva partecipato a più di un incontro con il leader nazionale della Lega insieme al consigliere provinciale Pino Graziano, tra l'altro fuoriuscito dal Carroccio) il numero uno di Palazzo Caracciolo e sindaco di Avella, in vista delle Politiche, che nei fatti sarebbero il suo vero obiettivo per il dopo Provincia, dovrà scogliere le riserve e chiarire con quale schieramento, se ci sarà, intenda effettuare la scalata verso Montecitorio.
In tal senso, fondamentale, quindi, sarà capire come sarà orientato l'elettorato di Avella, che nel suo caso rappresenterà un termometro politico che va oltre la competizione elettorale regionale. Va detto che Biancardi l'anno prossimo terminerà l'ultimo mandato di sindaco, dunque lascerà automaticamente la Provincia e studierà il da farsi.

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