«Revenge porn» su Telegram,
due chat sulle ragazzine campane

«Revenge porn» su Telegram, due chat sulle ragazzine campane
di Veronica Bencivenga
Giovedì 4 Giugno 2020, 21:05
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“Chi ne scambia con me qualcuna in privato?", “Avete anche audio sexy?” ecco il tenore dei messaggi che si leggono su “Bibbia 4.0 e Stupro tua sorella” , due chat di Telegram con circa 45mila membri ciascuno e con oltre 10 mila di media condivisi, tutte immagini rubate dai profili social di ragazzine più o meno maggiorenni. Foto di vita quotidiana divenute merce di scambio per trarne godimento sessuale e trasformate in oggetti di derisione e commenti osceni, senza alcun consenso delle ragazzine.

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C’è un nome ben preciso ed è ormai noto, si tratta di Revenge porn, da foto neutre rubate dai profili, a vero e proprio materiale pornografico amatoriale. A scoprirlo sono loro stesse, 16 giovani della provincia di Avellino a cui è stata presa l’identità e trasmutata la loro vita per sempre. 16 giovani che si sono riconosciute ma che di certo non sono le uniche. Questa mattina anche la 23 enne che chiameremo Asia, sgomenta e impaurita, ha denunciato quanto è accaduto. Lei e le altre si sono così recate alla polizia postale denunciando anche l’autore dei gruppi, che conoscono e che da anni le scrive ossessivamente su Facebook. Autore identificato grazie al numero di telefono che compare su Telegram e che da anni prova ad avvicinarsi a loro anche con profili fake.

A sfogliare gli screenshot mostrati agli agenti è chiaro come l’autore dei gruppi che istigano alla violenza sessuale (uno dei due gruppi si chiama Stupro tua sorella), abbia unito ai selfie delle giovani, altre foto di nudi di sconosciute senza volto o coperto per far intendere che siano le ragazze stesse. Vite rubate, vite che rischiano di subire conseguenze gravissime. Vite che devono essere tutelate. Non è moralismo, è un diritto.

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