Riapertura dell'Eliseo: per tutto dicembre una mostra su Andy Warhol

Una mostra su Andy Warhol per riaprire in grande stile le porte dell'ex Eliseo. L'amministrazione di Piazza del Popolo ha già approvato la delibera di giunta, confermando gli annunci su un grande evento espositivo nella casa della cultura cinematografica dopo la nuova inaugurazione in occasione del premio intitolato ad Ettore Scola. Si farà a dicembre, per 30 giorni, a ridosso delle festività natalizie e nell'ambito della programmazione pubblica degli eventi collegati alle festività natalizie. L'appuntamento con le opere del grande artista, padre della pop Art ma anche regista e produttore, dovrebbe sommarsi ad un'altra mostra particolarmente ambiziosa, che - come aveva già riferito a «Il Mattino» il presidente del circolo «ImmaginAzione», Antonio Spagnuolo - riguarderebbe il vasto materiale fotografico e culturale del «Laceno d'oro».

Ci sarà ancora vita, dunque, nell'Eliseo, anche se la programmazione legata alla mission principale assegnata alla struttura, quella cinematografica, è ancora tutta da scrivere.

A giorni, secondo quanto confermato anche dal prefetto di Avellino, Paola Spena, il Palazzo di Governo rilascerà il suo ok definitivo per la costituzione della Fondazione della cultura «Città di Avellino», che avrà nell'ex Gil la sua sede fisica e che poi dovrà cimentarsi con il compito più complicato di tutti, gestirlo insieme al teatro «Carlo Gesualdo» ed a Villa Amendola. L'organismo, presieduto dal sindaco Gianluca Festa, annovererà il vice presidente nazionale di Confindustria, Vito Grassi, la direttrice del conservatorio «Cimarosa», Gabriella Della Sala, la memoria storica musicale di Avellino, Michele Acampora, e la docente di storia e filosofia, Valentina Di Gregorio.

Nel frattempo, gli uffici comunali sono al lavoro per gli ultimi adempimenti necessari a fare in modo che la casa della cultura cinematografica di Avellino sia definitivamente pronta. Dal punto di vista del decoro esterno, sistemate le nuove telecamere, il Comune è in attesa del semaforo verde della Soprintendenza per poter agire sui marmi e sulle pareti.
m. s.