Dal presidio sindacale allestito in piazza Libertà contro lo smantellamento di IrpiniAmbiente, lo spacchettamento del servizio e la separazione delle maestranze tra Ato rifiuti e Comune di Avellino, arriva il j'accuse alla politica provinciale e ai suoi rappresentanti con i ruoli più svariati nei partiti ma anche negli enti.
D'altra parte, in questi primi 5 giorni di manifestazione attorno alla tenda montata proprio tra la Prefettura e la Provincia, la grande assente dal dibattito innescato dalle voci dei protagonisti è stata proprio la politica.
Poche le eccezioni che si contano sulle dita di una mano e sono essenzialmente rappresentate dal presidente dell'Osservatorio regionale sulla Gestione dei Rifiuti, Enzo De Luca, il consigliere regionale Pd Maurizio Petracca, ieri mattina entrambi presenti, e il deputato di Fratelli d'Italia Gianfranco Rotondi, che ha incontrato i segretari dei sindacati di categoria per inquadrare la situazione e comprendere come poter essere d'aiuto. Nel frattempo, attorno alla tenda, che resterà per un'altra settimana dalle 16 alle 20, i messaggi di protesta diventati slogan ben sintetizzano lo stato d'animo dei dipendenti della partecipata di Palazzo Caracciolo che chiedono garanzie per il loro futuro.
Da "i partiti litigano e i cittadini e i lavoratori pagano" a "quando tutto sarà privato saremo privati di tutto", come pure "sottraiamo i rifiuti alla malavita" e "no allo spacchettamento dei servizi". «Questo presidio - dice Licia Morsa, segretaria della Fp Cgil - serve anche per sensibilizzare i riferimenti politici ma finora su questa vertenza non abbiamo ancora sentito il parere di un segretario di un partito della nostra provincia, nonostante li avessimo sollecitati a più riprese.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il segretario della Fit Cisl, Francesco Codella: «Siamo stati 5 giorni in piazza, anche sotto la pioggia, ma i politici o riferimenti istituzionali che ci ha dato anche solo la solidarietà in questa fase delicatissima sono stati pochissimi. Stanno lasciando che la questione scivoli via senza intervenire, come se avessero già un piano alternativo per sostituire società e sistema. Noi, invece chiediamo da tempo che la gestione resti in mano pubblica e sia unitaria. Per questo continueremo con il presidio per un'altra settimana, rilanciando la nostra protesta e ribadendo le nostre istanze. Un percorso che ci porterà alla due giorni di sciopero indetto per il 20 e 21 marzo, con la speranza che qualcuno ascolti le nostre ragioni. Stiamo cercando di far comprendere anche all'opinione pubblica quali sono le problematiche che si avrebbero con l'ingresso di un privato, sia a discapito dei lavoratori che della cittadinanza. Tutti devono prendere coscienza di quello che potrà riservare il futuro».
Ancora fiduciosa, infine, la segretaria della UilTrasporti, Carolina Corrado: «Speriamo di poter incidere su un cambio di rotta e di prospettiva. Il Comune di Avellino ha pubblicato la gara ma già il fatto che ha prolungato al 30 marzo la scadenza dei termini per presentare le offerte ci dà qualche possibilità in più. In quella data, infatti, l'Ato dovrebbe partire con la newco, almeno noi ci speriamo, quindi poi dovremmo camminare di pari passo. Sembra quasi che si stia portando il nodo affidamento all'ultimo giorno utile per qualche scopo che probabilmente tra qualche giorno sarà più chiaro. L'auspicio è che sia il Comune di Avellino ad accodarsi all'Ato rifiuti per immaginare un percorso unico. Anche nei prossimi giorni faremo sentire la nostra voce».