Rifiuti, rischio debito da 400mila euro

Contenzioso senza fine tra il Comune e la società Av2 Ecosistema spa

I teloni neri
I teloni neri
di Vincenzo Grasso
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 09:01 - Ultimo agg. 09:03
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Un contenzioso senza fine. È quello tra il Comune e la società Av2 Ecosistema spa, dichiarata fallita, che ha gestito in città fino al 2010, con l'arrivo di IrpiniAmbiente, il ciclo dei rifiuti solidi urbani. Una prestazione all'insegna delle contestazioni e delle difficoltà operative. Ebbene al decreto ingiuntivo del 2012 emesso dal Tribunale di Ariano Irpino, su istanza della società Av2 Ecosistema spa per il mancato pagamento di diverse fatture per il servizio di raccolta dei rifiuti per la somma complessiva di 382.676,11 euro, oltre interessi moratori e spese e competenze della procedura monitoria, il Comune promosse giudizio di opposizione, ritenendo che gran parte di quella somma (e precisamente 334.128,53 euro) doveva considerarsi compensata per quanto vantato nei confronti del Commissariato per l'Emergenza Rifiuti della Regione Campania per i conferimenti alla discarica di Difesa Grande.

Dunque per la compensazione ambientale promessa alla città di Ariano per il sacrificio di Difesa Grande. Come da intese con la Regione Campania.

Ma a seguito di intervenuta sentenza di fallimento dell'opposta società Av2 Ecosistema spa nel 2016 , e con la richiesta del Comune di Ariano di interruzione del procedimento, si immaginava che si potesse mettere una pietra sopra questa vicenda. Ed invece, il contenzioso torna davanti alla Corte di Appello di Napoli, che peraltro ha già dichiarato inammissibile la richiesta del Comune di Ariano Irpino. Ebbene per il 14 dicembre è stata fissata una nuova udienza davanti la Corte di Appello di Napoli per ulteriori precisazioni. A rappresentare gli interessi della città del Tricolle è stato incaricato l'avvocato Mario Russo del Foro di Avellino. E' evidente che se il Comune irpino dovesse soccombere si riaprirebbe una voragine ni conti dell'ente comunale, anche se in appositi capitoli di bilancio sono appostate risorse per affrontare proprio queste evenienze negative. Ma si aprirebbe un altro fronte nei confronti dell'ex Commissariato per l'Emergenza Rifiuti: chi dovrebbe assegnare al Comune di Ariano le somme vantate per il ristoro ambientale? Come si fa a disconoscere il sacrificio patito per la discarica di Difesa Grande?


Ecco perché è fondamentale l'esito di questo contenzioso. Davvero si rischia un brutto ritorno al passato. Ad un passato che ha inciso molto sulla politica locale, sulla scelta di classi dirigenti, i sindaci. Difesa Grande per anni ha rappresentato una spina nel fianco per tutti. Ed oggi si potrebbe registrare l'ennesima beffa. Una condanna inappellabile per le casse del Comune. In un momento davvero difficile e complicato. E' anche evidente che nessuno si pronuncia su questa vicenda che si immaginava conclusa. Non ne parlano gli attuali amministratori che ritengono di aver ereditato il contenzioso. Non ne parlano gli ex amministratori, anche se hanno fatto il possibile per non perdere un solo euro per le compensazioni ambientali. Bisogna solo augurarsi che si possa valutare attentamente la posizione assunta dal Comune. Certamente il debito esiste, ma anche il credito. Ed in ogni caso la vicenda conferma che i Comuni (specie nel Sud) devono appostare risorse importanti in capitoli di bilancio che non si muovono per anni. Senza poter invece utilizzare le stesse risorse per investimenti ritenuti essenziali. Basta considerare che il Comune di Ariano vanta crediti (soprattutto per il mancato pagamento della Tari) che si avvicina ai 10 milioni di euro. Troppi davvero.

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