Continua la caccia agli indecisi. La campagna vaccinale anticovid è entrata in una fase di stallo (piuttosto preoccupante), complice anche il periodo di ferie che sta portando tanti avellinesi fuori provincia (direzione località di mare). Ma questo non può certo essere un motivo valido per rimandare l'appuntamento con il centro vaccinale.
Mentre lo spettro della variante Delta incute sempre più timore (la curva dei contagi è ripresa a salire), circa 80mila persone residenti in provincia di Avellino non si sono mai registrate nella piattaforma informatica della Regione e nemmeno hanno colto le ripetute occasioni di fare il vaccino accedendo liberamente o nei centri vaccinali (Open Day) o a bordo delle Unità mobili dell'Asl (Camper della salute) che stanno perlustrando l'Irpinia proprio a caccia di indecisi.
Si mobilitano i sindaci dei piccoli comuni che raccolgono l'appello della manager dell'Asl Maria Morgante e invitano i propri concittadini a vaccinarsi a bordo dei Camper della salute che per la seconda settimana sono in tour.
Ieri hanno ripreso l'attività tutti e 22 i centri vaccinali della provincia di Avellino, 12 dei quali sono stati fermi per 24 ore (l'intera giornata di domenica) per mancanza di prenotazioni. È stata la prima volta (ma probabilmente non sarà l'ultima) che i centri vaccinali si sono fermati per questo motivo: in precedenza, gli stop erano stati dettati da un'altra mancanza, quella di dosi. Paradossalmente, adesso che i vaccini ci sono, pure in abbondanza, le persone si tirano indietro sostanzialmente senza alcun valido motivo se non l'opposizione preconcetta ai vaccini in generale (i cosiddetti no-vax) o l'ingiustificata paura a seguito dei rarissimi eventi avversi (trombosi in particolare) registrati su scala mondiale (e comuni alla maggior parte dei farmaci) in percentuale trascurabile sul totale delle somministrazioni. Al vaglio dell'Asl la proposta, avanzata ieri sul Mattino, del presidente dell'Ordine dei medici di Avellino Francesco Sellito secondo il quale «c'è bisogno di un tracciamento. Una mossa strategica che consiste nel fornire gli elenchi di chi non si è vaccinato ai medici di base e dare a questi ultimi le dosi necessarie da inoculare direttamente negli studi medici o eventualmente, quando necessario, a domicilio». Un'altra valida proposta è quella di Carmine Sanseverino, medico d'urgenza dell'Azienda Moscati, sopravvissuto al Covid 19: «Per prendere un areo o accedere nelle strutture ricettive per le vacanze c'è bisogno del certificato vaccinale che è rilasciato quando il ciclo di immunizzazione è portato a termine.
Le istituzioni dovrebbero fare un ulteriore giro di vite in questo senso chiedendo il certificato anche all'ingresso di manifestazioni pubbliche e sui mezzi di trasporto pubblico». Domenica, lavorando, come detto, a mezzo servizio, l'Asl ha fatto 856 dosi di vaccino, tutti richiami. I Camper hanno ripreso il tour ieri con tappe a Guardia Lombardi e Lacedonia di mattina e a Villamaina e Andretta di pomeriggio. Oggi dalle 8 alle 20 saranno ad Avella e a Taurano; domani dalle 8 alle 13 Rotondi e Tufo e dalle 14 alle 19 a Roccabascerana e Prata Principato Ultra; giovedì, di mattina a Montemiletto e Gesualdo, di pomeriggio a San Mango sul Calore e Sturno; venerdì, di mattina a Montoro e Torella dei Lombardi, di pomeriggio a Solofra e Conza della Campania; sabato dalle 8 alle 20 ad Avellino, dalle 8 alle 13 a Trevico e dalle 14 alle 19 a Castel Baronia; lunedì prossimo, infine, di mattina a Calitri e Montaguto, di pomeriggio ad Aquilonia e Casalbore.