Procura e Corte dei Conti: al liceo De Sanctis c'è la doppia inchiesta

Dopo le denunce di un insegnante scattano gli accertamenti

La protesta degli studenti
La protesta degli studenti
di Gianni Colucci
Lunedì 29 Maggio 2023, 07:53
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Due inchieste aperte dalla procura della Repubblica di Avellino e dalla Corte dei conti sulla gestione del liceo di Sant'Angelo dei Lombardi. Si aggiungono ad un'inchiesta principale svolta dall'Autorità nazionale Anticorruzione a seguito delle denunce presentate da un'insegnante della scuola.

I protagonisti della vicenda sono il dirigente scolastico Gerardo Cipriano di Torella dei Lombardi e la docente Rosaria Famiglietti di Gesualdo, difesa dall'avvocato Giuseppe Barrasso del foro di Avellino. La seconda aveva presentato denuncia all'Anac a seguito di una serie di sanzioni disciplinari che aveva ricevuto dal dirigente. Sanzioni che l'insegnante riteneva di tipo ritorsivo in quanto avvenute a seguito appunto delle sue denunce all'autorità giudiziaria e alla Corte dei conti sulla gestione della scuola

L'Anac è stata l'autorità più tempestiva a istruire la pratica e a comminare una sanzione da cinquemila euro a Cipriano, ritenendolo responsabile della violazione delle norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.
Ma anche la procura di Avellino con tre filoni di indagine aperti e la Corte dei conti con una propria attività di indagine, stanno svolgendo approfondimenti sulle gestioni amministrative nella scuola.

Nella vicenda è coinvolta anche la direzione dell'Ufficio scolastico regionale.

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L'insegnante di Italiano che in questi mesi ha conservato tutto il suo spirito critico ha avuto il tempo anche di scrivere un romanzo che tra breve pubblicherà su queste sue vicissitudini.
La vicenda di Sant'Angelo dei Lombardi aveva scosso moltissimo l'ambiente scolastico. Un clima difficile che aveva portato i ragazzi iscritti, circa 250, a protestare in piazza. Nel manifesto diffuso dai rappresentanti degli studenti, si sottolineavano in particolare delle carenze sulla trasparenza. «Non vengono condivisi i verbali dei consigli di istituto, quindi non sappiamo se le nostre proteste vengono verbalizzate. Né vengono condivise le delibere del collegio dei docenti, di conseguenza non sappiamo nulla per quanto concerne la didattica». E ancora: «È stato venduto un corso di studi inesistente, il classico a curvatura biomedica, illudendo studenti e famiglie».

Poi i tempestosi rapporti con il dirigente scolastico e gli insegnanti, in particolare con la Famiglietti. Li ripercorre la stessa delibera dell'Anac. Cipriano commina sanzioni per comportamenti contrari al buon andamento dell'attività scolastica alla Famiglietti, quando viene a sapere della sua attività di whistleblowing. Va ricordato che whistleblowing (fischiatore) è colui che fa rilevare comportamenti che vanno contro all'interesse generale della pubblica amministrazione. Una figura che non è affatto assimilabile a quello spregevole di spia, e che anzi viene tutelata dall'ordinamento giuridico.

Di qui il giudizio dell'Anticorruzione su Cipriano che viene condannato alla multa da cinquemila euro: «Vale considerare - dice la delibera - la assoluta pretestuosità delle ragioni addotte a sostegno delle censure disposte nei confronti della prof.ssa Famiglietti che trovano esclusiva spiegazione nella volontà di attuare una ingiustificabile vendetta nei confronti della dipendente». Severissimo il giudizio sul comportamento del preside: «Inoltre, a deporre per un atteggiamento punitivo di Cipriano nei confronti della docente interviene quanto riportato a proposito della disponibilità di Cipriano ad "azzerare il piano accusatorio" messo pretestuosamente in piedi a carico della docente, a fronte della disponibilità della stessa ad aderire ad un sistema nel quale le regole sembrano valere per alcuni e non per altri e dove opporsi ad anomale modalità di gestire la cosa pubblica diventa immediatamente condannabile».
 

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