Antonio, morto sulla statale 7 bis:
«La verità nelle registrazioni video»

Antonio, morto sulla statale 7 bis: «La verità nelle registrazioni video»
di Alessandra Montalbetti
Martedì 22 Gennaio 2019, 10:46 - Ultimo agg. 11:05
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Acquisizione delle immagini delle telecamere attive in zona, nonché di fotografie di alcuni reperti ancora presenti sul luogo dell'incidente e che non sarebbero stati esaminati dagli inquirenti. A richiederlo l'avvocato della famiglia di Antonio Dello Russo, vittima dell'incidente mortale avvenuto lungo la strada statale 7bis tra i comuni di Mugnano del Cardinale e Avella dopo un inseguimento con la gazzella dei carabinieri. Il legale ha effettuato delle indagini difensive. «Abbiamo reso noto, con una comunicazione alla Procura, alcuni elementi che abbiamo reperito dichiara l'avvocato Fabio Tulimiero nel corso delle nostre investigazioni difensive. Nei prossimi giorni, provvederemo ad allegare anche alcune fotografie di vecchi reperti, ancora presenti sul luogo del sinistro mortale e che a nostro avviso sono utili ai fini investigativi». Inoltre «stamane provvederemo anche a nominare il nostro consulente tecnico ha concluso l'avvocato Tulimiero che presenzierà a tutti gli accertamenti tecnici che verranno eseguiti nelle prossimi giorni, per far piena sull'accaduto e far emergere se si è agito nel rispetto delle regole».

Nel tardo pomeriggio di ieri, dopo gli spunti investigativi forniti dagli avvocati della famiglia Dello Russo e depositati in Procura, il pubblico ministero Paola Galdo ha provveduto a notificare l'avviso di ulteriori indagini alle parti. Oltre agli accertamenti tecnici, in ordine alla balistica e alla cinematica, il pubblico ministero ha chiesto ulteriori particolari anche al medico legale che ha effettuato l'esame autoptico del 39enne, Elena Piciocchi. Domani alle ore 14, verrà conferito l'incarico, da parte della procura, all'ingegnere Alessandro Lima per far luce sulla traiettoria dei colpi, ma anche sulla dinamica dell'incidente e nuovamente alla Piciocchi che dovrà chiarire altri aspetti evidenziati sul corpo della vittima. La procura di Avellino accelera per far piena luce sull'inchiesta aperta dopo la morte del 39enne di Mercogliano.
 
Sempre nei prossimi giorni, verranno ascoltati dei testimoni che sarebbero stati identificati sabato scorso e che percorrevano la strada statale 7 bis, teatro dell'inseguimento e dello schianto mortale, nel senso opposto di marcia. I due avrebbero assistito all'intera scena e dunque potrebbero fornire elementi utili per le indagini e per la ricostruzione dell'intera vicenda. Per farlo sarà necessario effettuare gli accertamenti richiesti dalla Procura che chiariranno la traiettoria e l'altezza dei colpi esplosi dai due carabinieri in servizio verso l'auto di Antonio Dello Russo che non si sarebbe fermata al posto di blocco imposto dai militari. Dal mancato stop è scaturito un inseguimento proseguito per alcuni chilometri, fin nei pressi del cimitero di Mugnano del Cardinale dove è avvenuto l'impatto mortale. L'auto dei militari dopo lo speronamento è finita fuori strada. E' a quel punto che i militari, per bloccare la fuga del giovane, hanno impugnato l'arma esplodendo almeno tre colpi.

Si dovrà stabilire anche se i due militari hanno puntato alle gomme dell'autovettura in fuga e se i due colpi conficcatisi nel corpo di Antonio Dello Russo, siano di rimbalzo. Bisognerà capire se il 39enne ha perso il controllo della vettura, dopo l'esplosione dei colpi d'arma da fuoco schiantandosi mortalmente contro l'albero. Un impatto così violento da far sbalzare fuori dal vano il motore, ritrovato a diversi metri di distanza dal luogo del sinistro e trasformare la vettura in un groviglio di lamiere. Pompeo Ledonne, il difensore nominato dai due carabinieri, conferma che al momento «non nomineremo alcun consulente, perché abbiamo piena fiducia nell'operato dei consulenti della Procura». «Inoltre preciso che da questo momento tutti devono assumersi le responsabilità di quanto dichiarano e scrivono nei confronti dell'Arma e dei carabinieri coinvolti nella vicenda».
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