Scuola, i presidi scendono in campo
contro il caos traffico ad Avellino

Scuola, i presidi scendono in campo contro il caos traffico ad Avellino
di Alessandro Calabrese
Martedì 21 Settembre 2021, 08:21
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Riposizionamento di due fermate degli autobus Air, una a Campetto Santo Rita e l'altra presso il terminal di via Fariello, per avvicinare gli studenti ai due campus con le maggiori concentrazioni di plessi scolastici, evitando così di appesantire il traffico cittadino con le navette urbane. È questa la proposta elaborata nel corso della riunione di ieri mattina al Provveditorato agli Studi di Avellino, tra la dirigente provinciale, Rosa Grano, e i preside degli istituti del capoluogo. Una opzione che si rifà, a ragion veduta dopo i primi giorni di test, all'idea avanzata inizialmente in fase di costruzione del Piano Scuola per poi essere scartata. Soppiantata proprio dai bus per gli spostamenti interni alla città. Adesso, però, questa rivisitazione dell'organizzazione relativa ai trasporti scolastici sarà portata all'attenzione del tavolo di coordinamento prefettizio previsto per domani. Abbiamo valutato diverse situazioni spiega Lucia Forino, dirigente del liceo Marone e presidente provinciale dell'Andis per verificare se si può andare ancor di più incontro alle esigenze degli studenti e definire un po' meglio fermate e capolinea.

Continuiamo a lavorare nell'ottica di perfezionare, quanto più è possibile, il servizio dei trasporti per gli alunni pendolari.

Dopo i primi giorni di scuola, infatti, adesso il monitoraggio può darci alcune indicazioni su criticità alle quali poter dare risposte, attraverso l'interlocuzione con il prefetto Paola Spena. Messo a punto un questionario mediante il quale saranno chieste le abitudini ai ragazzi iscritti agli istituti avellinesi e provenienti dalla provincia. Un modo diretto per controllare anche che tutti siano a conoscenza degli orari delle corse e del funzionamento delle navette, per una più razionale pianificazione degli spostamenti, all'andata e al ritorno, da e per il capoluogo e le scuole di appartenenza. Somministrando il questionario riprende la preside sapremo i ragazzi come arrivano in città, se con il pullman o con mezzi privati, quale corsa prendono e come si sono organizzati per raggiungere il plesso scolastico. Questi dati, che saranno elaborati entro 24 ore, saranno poi inviati all'Air che potrà appurare se ci sono dei correttivi da mettere in atto, ad esempio rispetto agli orari. La proposta più importante, però, è un'altra e punta a semplificare il servizio trasporti, ridurre l'uso delle navette urbane e provare a decongestionare il traffico cittadino. Abbiamo pensato ad un riposizionamento di due fermate per i bus dell'Air aggiunge Forino per accorciare gli spostamenti a piedi degli studenti.

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Inserendo Campetto Santa Rita (ora utilizzato dalla Sita Sud per i soli pendolari provenienti dall'area Serinese-Valle Irno, ndr), utile per gli alunni che devono raggiungere le scuole nella zona dei Cappuccini, e via Fariello (terminal usato quasi esclusivamente per i collegamenti con Alta Irpinia e Partenio) funzionale a quanti vanno a scuola tra via Pescatori e via Morelli e Silvati. È questa la nostra proposta che potrebbe avere riflessi positivi sulla mobilità, grazie anche ad un utilizzo di parte delle navette solo per chi viene a lavorare. Abbiamo già sentito l'azienda dei trasporti irpini che è in attesa di ricevere un'istanza formale ed esaminarla per vedere se può diventare operativa. Noi crediamo che questa scelta possa andare nella direzione di una razionalizzazione dei percorsi. In ogni caso, il Piano Scuola è ancora un cantiere aperto che, vista la confusione dei primi giorni a livello di traffico e una distribuzione degli studenti sui mezzi non sempre ottimale tra prime e seconde corse, come pure tra fascia delle 8.15 e fascia delle 9.15, dovrà essere rivisto. Lo schema attuale continua la dirigente scolastica potrebbe subire delle modifiche a livello generale. D'altra parte siamo ancora in una fase di rodaggio che presuppone osservazione e capacità di intervento sulle criticità che possono emergere. Noi siamo alla ricerca delle migliori soluzioni possibili. Al nostro impegno, però, deve corrispondere anche un maggiore senso di responsabilità dei ragazzi che spesso sono protagonisti di assembramenti davanti alle scuole, a volte anche senza mascherina.

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