Scuola, settimana corta il Comune
accelera e convoca i presidi

Scuola, settimana corta il Comune accelera e convoca i presidi
di Flavio Coppola
Domenica 21 Agosto 2022, 11:01
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La circolare del Comune indirizzata ai presidi è pronta e partirà domani. L'attesa riunione decisionale sulla settimana corta a scuola è prevista per il 6 settembre. Piazza del Popolo vuole incassare il nuovo sistema a regime da settembre, ed è ormai arrivato il momento delle decisioni, che si spera siano condivise. Nella circolare in uscita dell'assessore all'Istruzione, Giuseppe Giacobbe, Palazzo di Città, competente per le scuole primarie (elementari e medie) d'intesa con la Provincia, che invece ha potere sulla secondaria, prepara il terreno alla riunione in cui bisognerà sciogliere gli ultimi dubbi e, possibilmente, superare le ultime resistenze. «L'obiettivo è cercare di concretizzare il progetto da subito, senza forzature e ascoltando tutti. premette Giacobbe Per il momento sto riscontrando la condivisione di circa il 90 per cento dei soggetti interessati rispetto a questa idea, anche se non resta qualche voce scettica. Ma noi vogliamo farlo per diverse ragioni. Molte ricorda - le abbiamo espresse nella prima lettera con cui proponemmo il nuovo sistema. Ma riteniamo che ci sia anche la necessità di dare più tempo libero ai ragazzi di sabato, per lo sport, le altre attività o la famiglia».

Alla base della proposta ci sono ragioni anche economiche. In particolare, la possibilità per gli enti pubblici di conseguire importanti risparmi energetici e sulle diverse utenze. Ma c'è anche la questione, tutta avellinese, dello smog, che potrebbe ridursi eliminando le uscite del sabato. A scanso di equivoci, Giacobbe evidenzia comunque che l'operazione si svolgerebbe a saldo invariato rispetto alle ore di lezione: «Chiariamolo. Qui stiamo parlando dice l'assessore comunale di 45 minuti in più al giorno, per 5 giorni, per liberare il sabato. Non di altro». Se il Comune spinge e la Provincia è sulla stessa linea, la Regione non si opporrà. «Ha già detto che si può fare, con la circolare del 26 giugno scorso, in cui ha lasciato agli enti locali la possibilità di organizzarsi». chiosa l'esponente dell'esecutivo Festa - Dopo due anni di emergenza pandemica, dunque, l'anno scolastico che sta per cominciare, conterrà certamente una serie di novità sostanziali.

L'assenza della didattica a distanza lo sarà solo in parte, visto che già dalla fine dell'anno scorso si era tornati stabilmente in presenza. La settimana corta sarebbe certamente la novità più rilevante. Perché influirebbe anche sui tempi e sui ritmi della città. Nei plessi del capoluogo, però, partiranno pure le nuove tariffe deliberate dall'amministrazione Festa per la refezione scolastica e per il trasporto pubblico.

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E ci saranno dei rincari. Per la mensa, l'aumento riguarderà 1.100 dei 1.300 bimbi che frequentano la refezione negli asili e nelle scuole elementari e nelle medie della città di Avellino. Il rincaro effettivo sarà di 47 centesimi, perché la metà dei 94 complessivi a cui ammonta sarà sostenuta proprio dal Comune, che ha appostato allo scopo altri 150.000 euro. Il problema, ovviamente, si riproporrà anche l'anno prossimo. Colpa dei rincari energetici e dei maggiori costi dei prodotti seguiti all'esplosione del conflitto in Ucraina. Intanto, c'è un aumento delle tariffe, dunque, del 14,8 per cento, secondo il seguente schema: in seconda fascia, con Isee da 3.000 a 6.000 euro l'anno, il pasto arriva a costare 2,16 euro rispetto ai precedenti 1,69; in terza fascia, con Isee oltre i 6.000 euro, a 3,68 a fronte dei vecchi 3,21. Resta l'esenzione per la prima fascia, con Isee fino a 3.000 euro. Decisamente meno impattante l'aumento sul trasporto scolastico comunale. Ne risentiranno solo la terza e quarta fascia. Nel primo caso, con Isee da 10.000 euro in su, si passa a 42,63 euro al mese a fronte dei precedenti 41,13, con un aumento di 1,50 euro. Nel secondo caso, con Isee oltre i 15.000 euro, si arriva a 57,63 dai vecchi 56,13, con un rincaro, del 3,65%. Resta tutto com'è per la prima e la seconda fascia. Intanto, il Comune ha appostato i fondi che serviranno per pagare i buoni libro presso i rivenditori. Ecco altri 105.000 euro a beneficio di tutti gli aventi diritto delle scuole primarie della città. Le modalità di accesso al servizio sono state pubblicate sul sito istituzionale dell'ente.
 

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