Deciderò domani (oggi, ndr) dopo aver incontrato nuovamente i rappresentanti degli studenti. Gianluca Festa rinvia la scelta sulla prosecuzione o meno delle lezioni in Dad alle scuole superiori di Avellino al confronto con i delegati dei diretti interessati. Nonostante l'invito a comunicare le sue determinazioni a stretto giro, partito giovedì dal tavolo prefettizio sul coordinamento del piano scolastico di rientro, sia da parte del prefetto Paola Spena che dai referenti dell'Air Mobilità, proprio per mettere meglio a punto la macchina organizzativa, il primo cittadino del capoluogo si prende, dunque, un'altra giornata di tempo per riflettere. L'orientamento che trapela dagli uffici di Palazzo di Città, però, sembrerebbe in linea con quello delle scorse settimane. Insomma, altri 6 giorni di didattica a distanza in attesa di un dato più stabile sui contagi, nel capoluogo così come negli altri centri irpini dai quali affluiscono agli istituti secondari di secondo grado avellinesi ben 5.800 alunni pendolari sui circa 8.500 complessivi. Il mantenimento di questa direzione sarebbe avvalorato anche dal numero dei casi registrati. In sostanza, se in città la situazione è grosso modo simile a quella di una settimana fa, l'andamento della curva epidemiologica a livello regionale è peggiorato. Tanto è vero che ieri la Campania ha rischiato di tornare in zona arancione. Indice Rt tra 1 e 1,25 ma, a quanto pare, con un rischio di trasmissione esponenziale del virus classificata bassa.
Di fronte a questo quadro e con il primo parere sul rientro tra i banchi acquisito dai rappresentanti di tutte le scuole superiori di Avellino assolutamente negativo, Festa vuole andarci con i piedi di piombo e confrontarsi un'altra volta con loro.
Chi ha già deciso di riaprire le scuole in presenza, invece, è la fascia tricolore di Solofra, Michele Vignola, che lo ha già comunicato sul suo profilo facebook. Con i dati in miglioramento, infatti, non ci sono motivi per reiterare il dispositivo pregresso. Su questa strada si procede anche a Cervinara, dopo la chiusura terminata ieri. I risultati dello screening effettuato in seguito al boom di contagi è confortante e anche il numero complessivo dei positivi della cittadina caudina è in discesa. La fascia tricolore Caterina Lengua aspetterebbe solo il report settimanale dell'Asl per sciogliere ogni riserva. Anche a Vallata, dove l'Istituto Fermi è stato chiuso a causa della positività di alcuni docenti e alunni da martedì fino a ieri, esaurita l'operazione di sanificazione degli ambienti, non ci sarebbero più motivi ostativi alla ripresa delle attività didattiche in presenza. Resta, invece, un punto interrogativo sull'Istituto Nobile di Lauro. Nel comune del Vallo, il sindaco Antonio Bossone, sfiduciato da 7 consiglieri di maggioranza, aveva firmato un'ordinanza che poneva in Dad gli studenti delle superiori fino al 21 maggio. Nelle prossime ore, però, il commissario prefettizio che sarà nominato potrebbe anche rivedere il provvedimento e ripristinare le lezioni in presenza. Intanto, i contagi continuano a farsi sentire nelle altre scuole. Da ieri e fino al 7 maggio sarà chiuso il plesso dell'Infanzia dell'Ic Palatucci di Montella.