Se i democrat seguono il pifferaio beneventano

Se i democrat seguono il pifferaio beneventano
di Nicola Battista
Sabato 18 Novembre 2017, 12:17 - Ultimo agg. 12:34
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Non crediamo in una «Irpinia uber alles» e quindi non parliamo per spirito campanilistico, ma a noi questa corsa di tanti democrat avellinesi a mettersi sotto l’ala protettiva di un sannita, il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, non ha mai convinto. E le perplessità sono - come è ovvio - aumentate dopo la pubblicazione delle intercettazioni di alcune sue telefonate del 2013 all’attuale amministratore unico di IrpiniAmbiente, Nicola Boccalone, all’epoca manager del «Rummo», che hanno indotto la Procura di Benevento a ipotizzare per De Caro (che ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini) i reati di tentata concussione e voto di scambio. Nelle conversazioni telefoniche De Caro si mostra arrogante, come per la verità usano fare tanti parlamentari, e sarà la magistratura a stabilire se abbia violato o meno il codice penale. A noi interessa l’aspetto politico ed è indubbio che nel cittadino comune la lettura delle trascrizioni lasci una sensazione di disagio, mentre presumiamo che i potenziali elettori del Pd provino un certo imbarazzo. 
I seguaci irpini del sottosegretario hanno, naturalmente, fatto spallucce e noi ne approfittiamo per ribadire che la loro «scelta sannita» ci è sempre apparsa una mera operazione opportunistica, una manovra di piccolo cabotaggio e, soprattutto una cessione, chiamiamola così, di sovranità politica. È vero: il Pd irpino soffre di una drammatica crisi di leadership ed è rappresentato a livello nazionale da due «polli di batteria» renziani. D’accordo: il vuoto di idee, proposte e capacità è impressionante. Tuttavia non si era mai visto un beneventano che cerca di comandare in via Tagliamento. Non è rimasto proprio niente della grande tradizione politica irpina? Che senso ha favorire la scalata di un normalissimo deputato, la cui statura politica è tutt’altro che eccelsa, visto che il suo candidato ha clamorosamente perso le elezioni comunali a Benevento contro un vecchia volpe della Prima Repubblica come Clemente Mastella? E ancora: se Del Basso De Caro non è stato capace di rottamare l’highlander di Ceppaloni e ha perso in casa, perché dovrebbe vincere in trasferta? Siete assolutamente sicuri, seguaci irpini del sottosegretario sannita, di aver puntato sul cavallo giusto? Pensate davvero che, seguendo il pifferaio sannita, realizzerete le vostre ambizioni? Non temete di essere stati semplicemente utilizzati? Un tempo eravate demitiani e manciniani, ora siete decariani: sic transit gloria mundi. Ce n’è abbastanza per spedirvi nell’elenco dei cattivi. O in esilio a Benevento.
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