Fa sesso con una 14enne,
a processo con madre della vittima

Fa sesso con una 14enne, a processo con madre della vittima
di Alessandra Montalbetti
Sabato 16 Marzo 2019, 09:42
3 Minuti di Lettura
Atti sessuali con una 14enne, rinviati a giudizio la madre della vittima e un 40enne polacco. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Avellino, Gilda Zarrella - al termine di una lunga camera di consiglio - ha rinviato a giudizio G.W. 40enne polacco da anni residente in Irpinia e la madre della minorenne, K.I. difesa dall'avvocato Peppino Brugnano del foro di Bologna.

Il processo per i due, accusati di avere «con più azioni reiterate nel tempo» costretto la ragazzina a subire gli atti sessuali (relazione dalla quale è nata una bambina), inizierà il prossimo 16 luglio davanti al tribunale in composizione collegiale presieduto dal giudice Luigi Buono. La madre della minorenne, di origini romene ma da anni residente a Moschiano - è accusata di non avere impedito alla figlia di intraprendere una relazione con un uomo molto più grande della figlia (omessa vigilanza della minore e di non avere impedito il reato), nonostante dopo un po' di tempo si sia vista costretta a presentare un esposto denuncia nei confronti dell'uomo, per il quale il giudice per le udienze preliminari ha disposto il vaglio dell'istruttoria dibattimentale.

 

La donna, infatti, dopo avere autorizzato la figlia a convivere con G.W., col passare del tempo, si rese conto che il 40enne le impediva di andare a trovare la madre e di continuare ad avere un rapporto normale con la stessa. Da ulteriori accertamenti e dopo la denuncia presentata presso la stazione dei Carabinieri di Quindici che avviarono le indagini, scattate nel maggio del 2018, emerse l'inquietante storia. Infatti dopo un intervento delle Forze dell'ordine, la ragazza raccontò di avere subito violenze sessuali a più riprese. Un inferno al quale non riusciva a sottrarsi, anche perché la madre questa l'accusa più grave a carico della donna non sarebbe mai intervenuta a fermare ed allontanare l'uomo.
Successivamente apprese che la minorenne era in attesa di una bambina e con l'intervento dei servizi sociali la 14enne fu affidata ad una casa famiglia e allontanata definitivamente dal 40enne e anche dalla madre. La minore tutt'ora è ospite della casa famiglia, dove poco tempo dopo dall'esposto presentato dalla madre, diede alla luce una bambina. Una situazione che costrinse il giudice a nominare una curatrice per la minorenne diventata madre in giovanissima età. Nel corso dell'udienza preliminare la difesa del 40enne - al quale viene contestata dalla pubblica accusa anche la condotta perdurante - rappresentata dall'avvocato Pompeo Ledonne, ha sostenuto che tra i due ci sarebbe stato un unico rapporto nel corso del quale è stata concepita la bambina e che sarebbe avvenuto quando la minorenne aveva già compiuto i 14 anni di età.
Diversa la posizione della curatrice speciale della minorenne rappresentata dall'avvocato Maria Luce Amelio e dalla parte civile rappresentata dall'avvocato Antonio Falconieri. La parte civile, nel corso dell'udienza preliminare, ha chiesto che venga affermata la penale responsabilità degli imputati per conseguire il risarcimento di tutti i danni biologici, materiali, esistenziali e morali, diretti ed indiretti, subiti dalla persona offesa in conseguenza al comportamento tenuto dai due imputati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA