Stir di Pianodardine, lavori per due milioni: linee moderne per operazioni più veloci

I lavori partiranno a metà dicembre per concludersi 3 mesi

La colonna di camion della Nu davanti allo Stir
La colonna di camion della Nu davanti allo Stir
di Alessandro Calabrese
Domenica 27 Novembre 2022, 10:03 - Ultimo agg. 11:27
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Mentre Provincia e Ato rifiuti aprono il tavolo per il passaggio di consegne di IrpiniAmbiente, la partecipata di Palazzo Caracciolo affida i lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria delle due linee dell'impianto di trattamento dell'indifferenziata dello Stir di Pianodardine.

Un appalto, assegnato a due diverse ditte, per un importo totale poco sotto i due milioni di euro, che prevede in due momenti successivi l'avvio dell'intervento sui rispettivi nastri trasportatori, sistemi di vagliatura e lavorazioni delle due catene industriali. Ovviamente, si partirà dalla seconda linea a metà di dicembre. I lavori dovrebbero concludersi in circa 3 mesi.

L'attività dello Stir non dovrebbe subire né fermi e né sospensioni, assicurando così la continuità del servizio di raccolta e smaltimento.

Una risposta alle problematiche che di tanto in tanto rallentano il trattamento della frazione secca, con l'impianto che da tempo non può contare sul funzionamento della seconda linea e la prima si trova sempre più spesso sovraccarica. Ciò produce anche piccoli guasti come quello registrato lo scorso 31 ottobre. A volteè stato necessario rivolgersi all'impianto di Tufino per smaltire l'indifferenziata, con un notevole aggravio dei costi. Senza dimenticare che con il funzionamento di entrambe le linee di Pianodardine, IrpiniAmbiente per periodi considerevoli ha effettuato, a pagamento, anche il trattamento dei rifiuti provenienti dal Sannio. Mentre in questa situazione le casse della spa di via Cannaviello hanno dovuto rinunciare ad un'entrata importante.

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Restando su IrpiniAmbiente, poi, l'ok alla cessione da parte del presidente Rizieri Buonopane è stata accolta positivamente dai sindacati di categoria. Considerandolo un primo passo verso l'imminente riorganizzazione del settore, con la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti su base provinciale che l'Ato dovrà affidare nelle prossime settimane, seguendo i dettami della legge regionale 14 del 2016.

«Bene l'apertura alla trattativa della Provincia - afferma il segretario della Fit Cisl, Francesco Codella - in quanto ci porta verso la direzione che auspicavamo da tempo. Adesso l'affidamento ad una newco, operazione più rapida con il passaggio delle quote aziendali di IrpiniAmbiente spa all'ente d'ambito, andrà ad evitare eventuali fughe in avanti e l'inserimento di privati. Abbiamo sentito ottimista il presidente dell'Ato, Vittorio D'Alessio, sulla chiusura dell'operazione. Noi restiamo fiduciosi anche in un ripensamento del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, invitato proprio dal collega di Mercogliano a rivedere la sua posizione».
Novità, nel frattempo, dovrebbero arrivare anche sul fronte dell'ipotesi multiutility e della gestione della depurazione industriale da parte della partecipata di Palazzo Caracciolo.

«Ci sono altre 4 società, tra cui l'Asidev, chiamate a partecipare dalla curatela fallimentare», fa sapere il sindacato. Alla manifestazione di interesse pubblico hanno partecipato cinque aziende alcune del Napoletano per chiudere il capitolo Cigs, ora Asidep che sembrava dover passare direttamente a Irpiniambiente.
Martedì è attesa l'informativa del presidente Buonopane nel corso del Consiglio provinciale in programma a partire dalle 10. Ma sulle possibilità che la gestione potesse passare dall'Asidep a IrpiniAmbiente direttamente ora il segretario della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa, nutre qualche perplessità: «Il 13 dicembre si valuteranno le proposte di affidamento con il passaggio del fitto del ramo d'azienda ma mentre prima si parlava di certezze, adesso». In particolare sotto osservazione la partecipazione di Asidev alla manifestazione di interesse, data la sua particolare situazione di partecipata dell'Asi.
 

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