Stalking, 37enne in manette. La vittima: «Non vivevo più»

Un 37enne di Rione Parco è stato bloccato a Pompei

L'arresto dei carabinieri
L'arresto dei carabinieri
di Katiuscia Guarino
Lunedì 13 Marzo 2023, 08:44
3 Minuti di Lettura

Perseguitava da tempo una giovane del suo quartiere. Non le dava tregua. Qualche anno fa era stato raggiunto anche da una denuncia. Ma ciò non lo ha fatto desistere dal mettere in atto i suoi comportamenti che comunque non sono mai stati violenti. Un 37enne avellinese di Rione Parco è finito in manette per stalking. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri del Comando Provinciale di Avellino che lo hanno rintracciato e bloccato a Pompei grazie anche alla collaborazione dei militari dell'Arma della locale Stazione.

Il 37enne che è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura della Repubblica, si trova ristretto nel penitenziario di Poggioreale.

Assistito dal suo legale Nello Pizza verrà ascoltato oggi dal giudice per le indagini preliminari nel corso dell'interrogatorio di garanzia. In quella sede il 37enne avrà modo di fornire la sua versione dei fatti in merito ai fatti che gli sono contestati.

L'accusa nei suoi confronti di stalking. La donna, secondo quanto ha raccontato, veniva seguita quotidianamente dal presunto stalker. In tante occasioni se lo sarebbe trovato davanti nei luoghi da lei frequentati. Negli ultimi tempi, gli atti persecutori pare fossero diretti anche ai familiari della giovane. Quest'ultima non ha mai avuto una relazione con il ragazzo. Il 37enne già in passato era stato destinatario di una denuncia proprio per questi motivi. I suoi comportamenti in ogni caso non sono mai stati violenti, ma insistenti, tanto da generare nella ragazza uno stato di ansia, fino a costringerla a cambiare le proprie abitudini.

Video

Di qui la decisione di chiedere aiuto e rivolgersi ai militari dell'Arma. Sono scattate subito le indagini per trovare riscontri rispetto a quanto raccontato dalla giovane. Nel giro di poco tempo è stata ricostruita tutta la vicenda. Sono così scattate le manette per il 37enne. I carabinieri del Comando Provinciale di Avellino sono in prima linea nella lotta al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne. La sensibilizzazione e la comunicazione rappresentano il primo strumento di contrasto contro il fenomeno dello stalking.

L'invito del Comando Provinciale dei Carabinieri è sempre quello di trovare il coraggio di denunciare. Una decina di giorni fa, un 51enne del Vallo di Lauro è finito in manette per maltrattamenti in famiglia. Anche lui raggiunto da un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino di misura cautelare in carcere. Un mese fa, invece, dietro le sbarre è finito un 46enne di Sant'Angelo dei Lombardi. Per lui l'accusa è non solo di maltrattamenti, ma anche di lesioni personali e violenza sessuale. Ad eseguire l'ordinanza sono i militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi. Quando I carabinieri si sono presentati presso la sua abitazione, il 46enne ha tentato di fuggire. Inutile perché è stato bloccato poco dopo e ammanettato.
Presso la Caserma "Litto", sede del Comando Provinciale dell'Arma di Avellino, è attiva "l'Aula protetta", dove le donne vittime di situazioni di violenza vengono aiutate a riconquistare la dignità e la serenità perduta, denunciando i loro aguzzini.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA