Stalking su Instagram: c'è il codice rosso

Un 17enne di Salerno sotto accusa: la vittima è irpina

Stalking su Instagram: c'è il codice rosso
di Gianni Colucci
Giovedì 12 Gennaio 2023, 09:38
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Era diventata la sua ossessione, aveva visto la foto di quella ragazza su Instagram e subito le aveva chiesto l'amicizia. La giovane però, non conoscendolo, gliela negò. Dal rifiuto è partita una sistematica operazione di accerchiamento su internet. La ragazza è stata braccata da diversi profili fake che la riempivano di insulti e minacce.

A quel punto la giovane, una diciassettenne della provincia di Avellino, si è rivolta alla questura. E il suo persecutore, un coetaneo della provincia di Salerno, è stato individuato e denunciato per stalking.

Ieri il Gip accogliendo le richieste della procura dei minori di Salerno, ha emesso prescrizioni nei confronti del giovane. Dovrà essere seguito da assistenti sociali, senza sottrarsi agli obblighi scolastici, sopratutto non dovrà avere contatti con la sua vittima. Solo se verrà meno ad una delle prescrizioni ci sarà un aggravamento della misura e rischierà i domiciliari.

Il pm aveva chiesto la permanenza domiciliare, una misura di arresto per i minori, ma proprio per evitare che perdesse l'anno scolastico, è stata trasformata nelle prescrizioni. Pesanti le conseguenze per la giovane, che in un interrogatorio protetto, aveva raccontato quanto gli pesassero gli atti persecutori a cui il giovane, aprendo più profili falsi, la sottoponeva.

L'aveva costretta a cambiare abitudini, innanzitutto: la giovane aveva paura di uscire per strada, evitava di tornare a sera tarda a casa. Non sapeva da dove provenisse la minaccia, dato che erano diversi i profili da cui arrivavano le frasi che la turbavano ad ogni sguardo sul telefonino. «Vengo sotto casa», è stata la frase che ha fatto scattare la denuncia. La ragazza con i suoi genitori è così corsa in questura.

Poi è scattato il codice rosso quando la ragazza, si è rivolta alla sezione del capoluogo irpino del Centro operativo per la sicurezza cibernetica campana della polizia di Stato. In poche settimane di accertamenti, gli uomini della polizia postale e delle comunicazioni hanno individuato chi gestiva i profili falsi da cui provenivano le minacce alla ragazza.

Il giovane, un diciassettenne come la sua vittima, figlio di una famiglia normalissima, senza precedenti penali, con una vita quotidiana assolutamente tranquilla, aveva invece costruito una rete nella quale la giovane si sentiva soffocare. Minacce, derisioni, messaggi anche ad altri suoi conoscenti. Il tutto da più profili Instagram creati ad arte dal giovane.

La polizia postale ha individuato le false identità, spiegando alla giovane che era uno solo il suo persecutore. In pochi giorni sono stati individuati i server ai quali si appoggiava il giovane, gli indirizzi Ip sono stati individuati e dai dispositivi del ragazzo si è risaliti ai falsi profili Instagram. Quindi la denuncia per atti persecutori nei confronti della giovane. Nei prossimi giorni il 17enne, con il suo avvocato, dovrà presentarsi al magistrato per l'interrogatorio di garanzia nel quale potrà fornire la sua versione di tutta la vicenda.
 

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