Montella: la denuncia per la strada che ha dato il nome all'Alfa 164: «Si circola nel degrado»

Manca la manutenzione ordinaria

La ss164 a Montella
La ss164 a Montella
di Paola De Stasio
Domenica 23 Aprile 2023, 10:44
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«È sempre la stessa storia che si ripete: le strade sono riparate solo in occasione di un evento, come il passaggio del Giro Rosa ieri e del prossimo Giro d'Italia a maggio. Credo di interpretare il pensiero di tanti cittadini che di fronte a lavori di manutenzione dell'ultimo momento sono amareggiati». Lo sfogo è di Vincenzo Marano, di professione geometra, che ora risiede a Montella, dopo aver vissuto oltre 20 anni in Toscana. «Purtroppo al Sud la manutenzione ordinaria non esiste, non la fa l'Anas, non la fa la Regione, non la fanno le Province, non la fanno i Comuni», sostiene Marano. «Si ricorre solo e sempre a lavori in caso di emergenza. Premetto che non voglio polemizzare con l'amministrazione del mio comune, ma il problema esiste e riguarda tutti i paesi, i nostri rappresentati politici dovrebbero pretendere maggiori fondi per migliorare la viabilità. Mi chiedo che uso si sta facendo dei fondi del Pnrr? Se una parte fosse utilizzata per riparare strade ormai impraticabili, ridotte a mulattiere, si farebbe cosa intelligente e saggia».

A Montella proprio in questi giorni vari lavori in corso, l'intervento più importante ha riguardato il collegamento Montella Croci di Acerno, la Ss 164, che anni fa per via del percorso accidentale tra curve strette e tornanti veniva utilizzata anche per gare di rally e l'Alfa Romeo provava la tenuta delle sue macchine, tant'è che una delle sue auto più famose, la 164 prende il nome proprio da questa strada. Ed è proprio da questi lavori che ha preso spunto la riflessione di Vincenzo Marano: «È stata sprecata un'occasione per rimettere a nuovo una strada storica come la Ss 164, solo rattoppi qua e là, dove c'erano buche, ma nulla di più di un intervento tampone. Il degrado rimane e lo stato di abbandono pure. Basta vedere i guardrail che versano in pessime condizioni e che andrebbero sostituiti, lungo il percorso ci sono varie frane che hanno innescato dei cedimenti, non basta una passata di asfalto a risolvere il problema. Non si decespugliano i cigli della strada da chissà quanto tempo, non c'è traccia di strisce pedonali. Tutto ciò rappresenta un pericolo trattandosi di una strada molto amata sia da chi ama camminare, sia da chi va in bici, di grande impatto naturalistico. Potrebbe essere un percorso turistico, per chi vive in una grande città attraversare una strada così è qualcosa di straordinario, una full immersion nella natura impagabile».
 

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