«È inaccettabile percepire il totale abbandono e disinteresse da parte delle istituzioni regionali verso le aree interne. È inaccettabile percepire l'indifferenza verso l'emergenza idrica, ma soprattutto, è inaccettabile constatare, ancora oggi, l'assenza dei nostri territori all'interno di un documento di programmazione regionale che, di contro, dovrebbe fornire "soluzioni" ai territori maggiormente svantaggiati e considerare, ancor di più, un'area che attualmente ospita il più importante "cantiere" del sud Italia, la "Stazione Hirpinia", preziosa occasione di sviluppo territoriale».
È questo soltanto uno dei passaggi di un polemico documento sottoscritto dai sindaci dell'Area Vasta che hanno partecipato ad Ariano ad un vertice promosso dal primo cittadino del Tricolle, Enrico Franza, con l'intento di avere un vero interlocutore, il governatore De Luca, per le iniziative da promuovere per favorire lo sviluppo delle nostre aree.
In altri termini c'è il timore che ai tanti pronunciamenti della classe dirigente non seguano fatti concreti e in valle Ufita potrebbero essere realizzate opere senza il coinvolgimento dei comuni. Intanto, proprio perché bisogna insistere sul cammino intrapreso, il sindaco di Ariano Irpino ha conferito all'ingegnere Angelo D'Avella l'incarico di una collaborazione specialistica, a titolo gratuito, a supporto delle azioni del Comune di Ariano Irpino nella pianificazione e programmazione dello sviluppo territoriale dell'area interessata dalla Stazione Hirpinia. «Il mio impegno - spiega l'ingegnere D'Avella in una nota - muove da una convinzione: di qui a qualche anno, la Stazione Hirpinia sarà "un fatto", e, dunque, non va più intesa come un traguardo, ma come un punto di partenza. Cambieremo nel profondo il volto delle nostre comunità se: verrà effettivamente realizzato, nei pressi della Stazione, il Terminal logistico e, a seguire, una vera e propria piattaforma logistica; se nelle aree limitrofe alla Stazione "Hirpinia" verrà riperimetrata un'area Zes, precondizione per nuovi insediamenti industriali legati al territorio; se verranno poste in essere oculate scelte urbanistiche e di collegamenti viari, da elaborare come Area Vasta. Su tutto questo, ad oggi, ci si muove ancora nel campo delle ipotesi. Per il raggiungimento degli obiettivi sarebbe auspicabile un maggior coinvolgimento, di tutti i livelli istituzionali. Dal canto mio, proverò a fare del mio meglio».