Stipendi doppi all'Asl di Avellino,
fari puntati su tre dipendenti

Stipendi doppi all'Asl di Avellino, fari puntati su tre dipendenti
di Alessandra Montalbetti
Domenica 6 Gennaio 2019, 14:30
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Inchiesta «doppi stipendi» all'Asl, gli agenti della guardia di finanza di Avellino sono a lavoro per esaminare i documenti amministrativi sequestrati a ridosso delle festività natalizie.

Al momento gli uomini di via Pontieri precisano che non ci sono ancora indagati per la vicenda denunciata dalla stessa direzione dell'Asl di Avellino, ma i fari sono puntati sui primi tre, tra figure amministrative dell'ufficio incriminato ed un medico di base dell'Alta Irpina, che sarebbero coinvolti, a vario titolo, nella vicenda. Non si esclude che l'inchiesta sia destinata ad allargarsi dopo eventuali riscontri con i documenti cartacei in mano alle Fiamme gialle e sui quali sono già a lavoro. Infatti gli uomini agli ordini del comandante Gennaro Ottaiano da ieri stanno passando al setaccio non solo le buste paga, ma anche le prestazioni occasionali, le prestazioni aggiuntive e le turnazioni eseguite, nonché presunti certificati falsi, al fine di ricostruire le presunte somme non dovute e i calcoli per determinarle.

Gli inquirenti, agli ordini del capitano della compagnia, Vincenzo Salvati, non escludono che nei prossimi giorni possano nuovamente tornare negli uffici dell'Asl di via Degli Imbimbo al fine di acquisire nuova ed ulteriore documentazione cartacea per ricostruire la vicenda segnalata dalla direzione strategica alla Procura guidata da Rosario Cantelmo e completare il quadro. Al vaglio, in relazione alla posizione di un unico medico di base della provincia di Avellino, le somme non dovute che al momento ammonterebbero a circa 200mila euro.
 
L'indagine avviata dalla Procura e guidata dal pm Fabio Del Mauro ha preso il via dopo la denuncia della manager di via degli Imbimbo, Maria Morgante. Nel mirino degli agenti della Guardia di Finanza di Avellino, sarebbe finita l'Unità Operativa Complessa del personale non strutturato dell'Azienda sanitaria locale dove, con ogni probabilità, sarebbero state trovate le modalità e gli artifici per gonfiare gli stipendi di alcuni medici di base, agevolandone alcuni e penalizzandone altri. Se quest'ultimi fossero compiacenti o meno verrà accertato successivamente con le ulteriori indagini affidate alle Fiamme Gialle di Avellino. Al momento solo ipotesi che cercano conferme dopo i sequestri negli uffici dediti ai calcolati gli stipendi dei medici di base, delle guardie mediche e degli specialisti ambulatoriali. E sarebbe in questo settore che si sarebbero verificate le presunte irregolarità per circa 200mila euro, al momento segnalate, ma non si esclude che le somme truffate siano destinate a salire vertiginosamente.

Per il momento al vaglio degli inquirenti ci sarebbe una sola posizione del personale medico, ma stando ad alcune indiscrezioni quest'ultimo avrebbe avuto la complicità di qualcuno all'interno dell'ufficio, nel quale i calcoli delle prestazioni venivano effettuati prima di essere erogate ed intascate. Al momento nessun dipendente è stato raggiunto da provvedimenti disciplinari, in attesa degli ulteriori sviluppi da parte degli inquirenti, anche se l'Asl ha già aperto un'indagine interna. Sulla vicenda non aveva risparmiato parole dure anche il Governatore Vincenzo De Luca durante la presentazione del calendario al Ruggi d'Aragona di Salerno: «All'Asl di Avellino qualcuno si paga il doppio stipendio con certificazioni false, so bene quello che abbiamo trovato. Sono decenni di abbandono, di sciatteria, di porcheria». Inchiesta giudiziaria che segue anche quella dei «furbetti del cartellino», condotta dalla squadra Mobile della questura di Avellino e che vede a processo 33 imputati.
 
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