Tariffe orarie, si cambia sulle palestre arriva una nuova stangata

Gli impianti sportivi nel mirino del Comune: rincari in vista

L'assessore Giuseppe Giacobbe
L'assessore Giuseppe Giacobbe
di Rossella Fierro
Venerdì 10 Marzo 2023, 08:30
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Non solo Imu, Tari, Irpef e mensa scolastica ai massimi livelli. A Palazzo di Città si ragiona anche sull'aumento delle tariffe orarie per l'utilizzo degli impianti sportivi comunali. Una decisione che potrebbe arrivare nelle prossime settimane, e comunque non oltre il 30 aprile, data di scadenza per l'approvazione del bilancio di previsione.

A tranquillizzare però società sportive e singoli utenti di palestre, campetti e Palazzetto dello Sport, è l'assessore Giuseppe Giacobbe che quantifica l'aumento in un euro per ogni ora.
Un rialzo inevitabile non solo perché le casse comunali devono necessariamente rientrare dal predissesto finanziario, ma anche perché i costi di manutenzione degli impianti sostenuti dal Comune devono, per forza di cose, trovare una copertura pressoché totale dall'utilizzo delle stesse strutture.

«Per ogni servizio individuale offerto dobbiamo recuperare il 36% della spesa. Fino allo scorso anno dalle strutture sportive comunali, al netto dello Stadio, siamo riusciti a recuperare fino al 38%, a volte 39%, dei costi sostenuti. Il problema adesso si pone- spiega l'assessore allo sport- perché gli impianti necessitano di continue manutenzioni che pure fanno i conti con i rincari. Quindi bisogna trovare altre risorse finanziarie per non aumentare troppo le tariffe e su questo, soprattutto negli ultimi due anni, ci stiamo impegnando al massimo perché il nostro obiettivo primario resta quello di uno sport democratico, accessibile a tutti».
E aggiunge: «Va detto, per amore di verità, che fino ad ora siamo riusciti a garantire costi per gli utenti tra i più bassi sul mercato pubblico. Basta fare il raffronto tra la tariffa oraria della Provincia pari a circa 16,90 euro, e quella del Comune che ammonta a 12,65 euro. L'aumento che stiamo valutando di applicare non sarà superiore ad 1 euro per ogni ora di utilizzo delle strutture».
Allo studio degli uffici che stanno lavorando alla composizione del bilancio di previsione dell'ente, la stima al centesimo dell'incasso da raggiungere in base al quale poi rapportare l'aumento della tariffa.

Una necessità nonostante, aggiunge ancora Giacobbe, «nel 2022 abbiamo recuperato come tariffa circa 90mila euro, un ottimo risultato».

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Pur non rientrando nel capitolo impianti sportivi né la piscina comunale di via De Gasperi, chiusa da quattro anni per le note vicende, né lo Stadio «Partenio Lombardi» che sarà demolito e ricostruito, la cura del resto delle strutture rappresenta una consistente voce di bilancio.
A partire dal Palazzetto dello Sport che, spiega l'esponente della giunta Festa, «è una struttura nata e tenuta male nel tempo, che necessita di riqualificazioni continue. Per ora, grazie ad un finanziamento da 1 milione, interverremo sull'efficientamento energetico. Le altre sono più piccole, si tratta di palestre scolastiche, della palestra comunale, anche questa sottoposta a lavori di riqualificazione in attesa di rientrare nel più ampio progetto di riqualificazione dello Stadio adiacente. C'è poi la tensostruttura del Campo Coni che va abbattuta e ricostruita per diventare la casa del Calcio a5. Anche in questo caso abbiamo ottenuto un contributo che, però, a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime, non è più sufficiente a coprire l'intero intervento quindi stiamo cercando di reperire risorse aggiuntive. I campetti di calcio periferici rappresentano invece solo un costo, perché il loro utilizzo è totalmente gratuito».


Resta l'amarezza per i continui atti vandalici che si registrano. «Ogni settimana - dice Giacobbe -bisogna intervenire perché vengono vandalizzate le attrezzature. Finanche canestri che si trovano a tre metri di altezza vengono distrutti. Episodi che si verificano soprattutto a Valle, San Tommaso, Borgo Ferrovia. Evidentemente c'è chi pensa di fare un dispetto al Comune che ne è proprietario, senza rendersi conto che il danno ricade sulla città».
 

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