Alle 8.26, ieri mattina, la terra ha tremato per alcuni secondi tra Gesualdo e Frigento. È qui l'epicentro, lungo il confine tra i due Comuni ufitani, a circa 17.2 chilometri di profondità. E' qui che l'Ingv ha registrato una scossa sismica di magnitudo 3.2. Una scossa breve, e comunque di intensità significativa, percepita dalle comunità di quel comprensorio che va da Sturno a Villamaina.
Molte persone sono uscite per strada, ma, per fortuna, non sono stati registrati danni. Solo tanto panico, comprensibile, e altrettanta preoccupazione, legittima, per eventuali nuove scosse che non ci sono state. Nelle scuole, erano suonate da poco le campanelle, e le lezioni sono andate avanti regolarmente su disposizione del dirigente scolastico dell'IC Giovanni Pascoli', Franco Di Cecilia. Qualche genitore però, di sua spontanea volontà e sempre per timore di altri sussulti, ha preferito riportare a casa i figli. A Frigento il sindaco, Carmine Ciullo, ha subito attivato la macchina della prevenzione dando incarico al personale della Polizia Municipale, diretto dal comandante Nunzio Morra, di vigilare sul territorio. Lo stesso hanno fatto l'Anpas e le associazioni di volontariato presenti e attive in quella zona interessata dall'evento sismico. «Abbiamo registrato solo tanto spavento- ha commentato Ciullo, il primo cittadino di Frigento -, ma nessun danno è stato segnalato. Ci siamo prontamente adoperati per contenere appunto i timori della popolazione provata comunque dal sisma dell'80».
E il ricordo corre subito alla data funesta del 23 novembre di 42 anni fa, alle vittime di quel cataclisma naturale e alla scia inarrestabile di devastazione e dolore. E' una sciagura che non passa per l'Irpinia. I più anziani tremano ogni qualvolta il fenomeno si ripresenta anche se non è affatto catastrofico come lo è stato allora. «Noi irpini siamo segnati dentro - ha aggiunto poi il sindaco di Sturno, Vito Di Leo, che si è ugualmente attivato appena ha saputo della scossa-. In verità, personalmente non l'ho avvertita perché a quell'ora, ieri, ero in auto e stavo raggiungendo il Comune. In paese moltissime persone l'hanno avvertita, e terrorizzati hanno preferito lasciare temporaneamente le abitazioni. Stesse scene, stesso panico a Gesualdo, a pochissima distanza dall'epicentro registrato in località Otica.