La rapina choc in casa De Mita: «Nemmeno a Nusco si sta tranquilli»

La rapina choc in casa De Mita: «Nemmeno a Nusco si sta tranquilli»
di L'inviato Gigi Di Fiore
Mercoledì 30 Maggio 2018, 08:23
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L'auto dei carabinieri staziona davanti l'ingresso. C'è un via vai di gente, che va a trovare «l'onorevole» come qui lo chiamano tutti. È il giorno dopo di una notte di paura per Ciriaco De Mita. Nella sua Nusco, nel suo paese dove è sindaco da quattro anni, quattro uomini con il volto coperto da un passamontagna gli sono entrati in casa per prendersi «soldi e gioielli». Nella zona Piano, poco distante dal campo sportivo, dove c'è la villetta con giardino della famiglia De Mita, sono visibili i segni di quello che è accaduto trenta minuti dopo la mezzanotte. I rapinatori sono entrati dalla parte posteriore, scavalcando la piccola recinzione all'altezza di una grossa siepe e si sono catapultati nel giardino. Da quella parte, le piccole telecamere di controllo non ci sono. Scure e non utili sono risultate le immagini dei video registrati all'ingresso principale.

IL BLITZ
I ladri si sono diretti verso un balcone-ingresso. Tecnica collaudata, abituale per questi tipi di furti in casa, come hanno confermato i carabinieri del Comando provinciale di Avellino, guidati dal colonnello Massimo Cagnazzo. Hanno prima forato l'infisso, poi da quel varco uno di loro ha introdotto il braccio per aprire la maniglia interna. «Sicuramente un furto dall'esterno» conferma il colonnello Cagnazzo.
Sicuri, i ladri si sono diretti subito nella camera da letto della signora Annamaria Scarizia, la moglie di De Mita. «Soldi e gioielli» hanno chiesto subito. La signora ha cercato di non perdere la calma, li ha guidati verso la cassaforte. I quattro parlavano con accento straniero, forse erano romeni. Non avevano scarpe. Ciriaco De Mita è comparso subito dopo, la moglie gli ha fatto segno di stare calmo. Uno dei quattro gli si è avvicinato e si è fatto consegnare l'orologio. Anche la signora De Mita ha dovuto consegnare il suo. Aperta la cassaforte, ne hanno prelevato i gioielli di famiglia e del denaro. Poi sono andati via, facendo cenno ai coniugi De MIta di restare calmi, che avrebbero potuto avere dei guai se avessero urlato. Non erano armati, almeno così hanno dichiarato ai carabinieri i coniugi De Mita.

 
Quasi un'ora da incubo, in balia di quattro uomini. Dinanzi la villa non c'è sorveglianza, non c'è alcun sistema d'allarme, solo un paio di telecamere all'ingresso principale che non sono servite a nulla. Ogni tanto, di notte, passa un'auto dei carabinieri in vigilanza. Ma nulla di stabile. Ciriaco De Mita e la moglie si sono sempre sentiti sicuri, senza nulla da temere a Nusco.
Ora qualcosa è cambiato. E sono state davvero brutte le ultime 48 ore per la signora Annamaria. Il trauma del furto si è aggiunto alla notizia del giorno prima sulle indagini, con sequestri, che la coinvolgono con le due figlie Simona e Floriana per i rimborsi sanitari alla Onlus di assistenza disabili «Noi con loro». I primi a sapere del furto sono stati i figli dei De Mita che vivono a Roma. A loro, le prime telefonate dopo l'allerta dato ai carabinieri. Varie le ipotesi degli inquirenti, che hanno aperto indagini su diversi furti compiuti nelle case, soprattutto in campagna, tra Lioni, Nusco e Montella. Forse, i ladri pensavano che in casa De Mita non ci fosse nessuno. Ma, se si sono diretti subito verso la camera da letto, probabilmente conoscevano già la struttura della casa.
A Nusco, nelle stradine che portano alla piazza Sant'Amato con la cattedrale non si parla d'altro. A pochi passi dall'ufficio postale, al bar dove gli anziani giocano a carte o dinanzi l'ingresso del tabaccaio, è un solo commento preoccupato: «Se hanno osato entrare a casa dell'onorevole, è brutto segno. Nessuno può più stare tranquillo».
 
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