Avellino, apprensione per il 13enne
che si è buttato dal ponte

Avellino, apprensione per il 13enne che si è buttato dal ponte
di Katiuscia Guarino
Martedì 12 Novembre 2019, 08:28
4 Minuti di Lettura

Sono stabili, ma gravi le condizioni del 13enne che nel pomeriggio di domenica si è lanciato dal ponte della Ferriera. Nel corso della notte è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. I medici hanno dovuto asportargli la milza. In seguito alla caduta ha riportato serie lesioni all'organo, oltre a diverse fratture su tutto il corpo. Il ragazzino si trova ricoverato presso il reparto di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale Moscati di Avellino di cui è responsabile Angelo Storti. E' sedato e intubato. Ed è sotto la stretta osservazione dei camici bianchi. La prognosi resta ancora riservata. I medici, comunque, sono fiduciosi. Nella mattinata di ieri il direttore generale della struttura di Contrada Amoretta, Renato Pizzuti, ha fatto visita al ragazzino per accertarsi delle condizioni e ha incontrato i familiari per dare loro massimo sostegno. Pizzuti si è voluto accertare di persona che fossero state messe in campo tutte le misure assistenziali del caso. Ha discusso anche dei successivi passaggi da adottare per aiutare il ragazzino a superare le difficoltà dopo il risveglio garantendo un adeguato supporto psicologico.

LEGGI ANCHE Avellino, 13enne tenta il suicidio lanciandosi da un ponte: è grave

Vicinanza alla famiglia anche da parte del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che sempre ieri mattina si è recato presso il nosocomio del capoluogo e ha incontrato la mamma e il papà dell'adolescente. Intanto, la polizia indaga sui motivi che hanno spinto il ragazzino a lanciarsi giù dal ponte.
Si procede nel massimo riserbo. Si scava nei social network e nei gruppi whatsapp del ragazzino. Pare che il 13enne abbia inviato un video o un messaggio in una chat di un gruppo o su qualche social nel quale avrebbe annunciato il suo gesto. Ma sono voci tutte da accertare. Si procede con la massima cautela, in considerazione della delicatezza del caso. Il 13enne è di origini argentine e vive con la sua famiglia in un quartiere popolare della città da alcuni anni. Frequenta il primo liceo. Una famiglia tranquilla e di lavoratori, particolarmente stimata. La Sezione Volanti della polizia, guidata dal vicequestore Elio Iannuzzi, sta cercando di ricostruire i momenti antecedenti al fatto per avere un quadro completo della situazione. Probabilmente una delusione o un disagio che il 13enne descritto come un ragazzo brillante, socievole, amico di tutti - non è riuscito a superare e, quindi, lo ha indotto a prendere la terribile decisione. Alcuni parenti stentano a credere nel tentativo di suicidio e propendono per la pista di una caduta. Sono solo ipotesi. Resta il dramma e lo sconcerto per quanto accaduto. Ora si spera in una rapida ripresa. Tutta la comunità prega per lui.

LEGGI ANCHE Casa devastata dopo la festa di compleanno: la mamma lo rimprovera, lui si impicca a 17 anni

Attimi di terrore e sgomento da parte di chi ha visto e non ha potuto far nulla per evitare che il ragazzino cadesse giù. Tantissime le segnalazioni giunte ai centralini delle forze dell'ordine. In pochi minuti sono tempestivamente arrivati sul posto agenti delle Volanti, della Polizia municipale, i Vigili del fuoco e i sanitari del 118. Una corsa contro il tempo per salvare la vita al 13enne. All'ospedale Moscati è stato attivato subito il trauma team. Ogni specialista (rianimatore, ortopedico, radiologo, ecografista, chirurgo) ha eseguito gli esami strumentali d'urgenza.
L'obiettivo era di agire in tempi velocissimi per evitare ulteriori conseguenze al minorenne. Il 13enne è arrivato in sella alla sua bicicletta sul ponte della Ferriera. Ha appoggiato la mountain bike al muretto e si è avviato fino a dove termina l'inferriata a pochi passi dalla farmacia. Si è arrampicato e poi il salto nel vuoto. Un volo di alcuni metri, per poi atterrare nell'alveo del torrente Fenestrelle. Un urto violento. Un ponte maledetto che dall'inizio dell'anno è stato teatro di altri tentati suicidi. Lo scorso 25 settembre un 28enne stava per lanciarsi giù e fortunatamente è stato slavato da una passante che lo ha convinto a desistere. Agli inizi dell'estate, il 4 giugno una 35enne aveva scavalcato il ponte. Anche in questo salvata in extremis. A gennaio, invece, la dipartita di un 29enne dopo quindici giorni di agonia in ospedale dopo essersi lanciato dal ponte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA