Tribunale a piazza del Popolo,
scetticismo degli avvocati

Tribunale a piazza del Popolo, scetticismo degli avvocati
Mercoledì 27 Luglio 2022, 08:42 - Ultimo agg. 11:17
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C'è scetticismo tra gli avvocati irpini dopo l'annuncio del sindaco di Avellino. La nuova sede del tribunale a palazzo di città, prospettata da Festa nel corso di un incontro con il consiglio dell'Ordine degli avvocati, non convince.
«Non si tratta di un giudizio a priori - dice Quirino Iorio, presidente della Camera penale - ma è evidente che avremmo bisogno di un edificio del tutto nuovo, date le esigenze specifiche che richiedono gli uffici giudiziari. Come potremmo adeguare in poco tempo la struttura esistente?». Iorio ricorda che a Benevento è stata progettata una cittadella giudiziaria, «perchè non si può pensare ad un progetto simile anche per il capoluogo irpino?».
Anche Raffaele Tecce, componente del consiglio dell'Ordine racconta come in altre città si sia stati capaci di ottenere fondi per progetti specifici: «A Roma per la sezione civile ci sono fondi ad hoc per l'ampliamento». Spiega Tecce: «In ogni caso credo che il treno dei finanziamenti sia definitivamente perso».

Nel corso della riunione con il sindaco, gli avvocati hanno voluto che presenziasse l'architetto Verderosa, consulente dell'Ordine, il quale sarà messo in contatto con gli uffici tecnici del Comune per valutare la reale fattibilità del progetto.

In sostanza nessuno ritiene di rigettare a priori l'idea, anche se altre possibilità da tempo sono state esplorate. A cominciare dall'ipotesi avanzata dallo stesso sindaco Festa di realizzare nella Ni01 (l'area non completata alle spalle di via Colombo, tra Questura e stazione dei bus) un edificio da destinare al nuovo tribunale. Ci sono volumetrie disponibili e destinazioni d'uso urbanistiche praticabili. Mentre gli avvocati avanzano l'ipotesi di utilizzare le torri esistenti al centro direzionale di collina Liguorini («Si immagini che c'è un caveau - dice il penalista Nello Pizza- utile a ogni esigenza di sicurezza»).

Il sindaco ritiene che mantenere il tribunale nel centro della città sia invece utile ad accorpare e a rimodulare su una scala minore i servizi comunali, ridotti anche per numero di dipendenti attualmente presenti, e quindi ospitabili agevolmente tra palazzo De Peruta convento di San Generoso. «Ma ritengo che le strade anguste che circondano l'edificio siano un primo ostacolo, anche se fosse a disposizione l'intero parcheggio del Mercatone», dice Pizza.

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Sono le tecnologie da mettere in opera che servono allo svolgimento dell'attività giudiziaria nel nuovo sito a preoccupare gli avvocati. A piazza D'Armi si sta realizzando in questo periodo, nonostante il tribunale abbia bisogno di profondi interventi manutentivi, un front office che consentirà agli avvocati di accedere ai fascicoli direttamente senza passare dalle segreterie dei gip. Accreditandosi telematicamente si potrà scaricare e stampare copia degli atti. In sostanza la Procura non si ferma anche rispetto alle tante ipotesi che pure vengono avanzate sulla nuova sede del tribunale. «Servono molte tecnologie, si pensi alla sala intercettazioni - dice Pizza- si immagini che i locali dedicati devono avere un unico accesso. Come si ovvierà a palazzo di città? Quanto tempo ci vorrà per adeguare gli ingressi? Anche per far arrivare i cellulari con i detenuti ci saranno problemi, i parcheggi attuali del municipio non hanno le altezze adeguate per far accedere questi mezzi». Si tratta in pratica di problemi insuperabili, almeno nel breve periodo, nonostante il sindaco abbia messo a disposizione una struttura di tre piani di circa diecimila metri quadri ognuno oltre al corpo avanzato su piazza del Popolo che oggi ospita gli uffici dell'Anagrafe. «Noi abbiamo bisogno di spazi unici - dice Tecce - notifiche e archivi, giudice di Pace e aule devono essere tutti uffici accessibili». «Anche l'edificio del vecchio tribunale da destinare al solo penale ci andrebbe bene», riflette Iorio. Dopo una galoppata in un futuro di grandi progetti, gli avvocati fanno ricorso al sano realismo.

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