Tribunale di Avellino, gli avvocati:
«Basta perdite di tempo»

Tribunale di Avellino, gli avvocati: «Basta perdite di tempo»
di Alessandra Montalbetti
Martedì 5 Marzo 2019, 12:00
3 Minuti di Lettura
«Chiediamo chiarezza e che venga dato corso alle attività che i tecnici hanno indicato come doverose». In vista della conferenza permanente sulla sicurezza del palazzo di giustizia di Avellino prevista per stamane - la Camera Penale Irpina, presieduta dall'avvocato Luigi Petrillo chiede «risposte certe sulle condizioni del tribunale di Avellino. Ci auguriamo che questo tavolo ci informi sullo stato del palazzo di giustizia e che queste risposte ci vengano chiarite nel corso dell'incontro pubblico previsto per il 13 marzo, quando abbiamo indetto un giorno di astensione. Vogliamo comprendere quale è la reale situazione in cui versa il tribunale nel quale ci troviamo ad operare tutti i giorni e ci auguriamo che in quell'occasione ci vengano esibite delle carte, ci venga illustrato cosa pensano di fare per risolvere la questione ha proseguito il presidente Petrillo facendoci comprendere se i problemi del tribunale di Avellino siano solo legati alla manutenzione o a questioni strutturali, ed ancora se presenta o meno problemi di instabilità. Ci auguriamo che giungano risposte rassicuranti».
 
La camera penale irpina, all'indomani della caduta di calcinacci nell'aula B, ubicata al primo piano, dopo la convocazione di un direttivo urgente, ha stabilito che il 13 marzo alle ore 10,30 si terrà un incontro pubblico, presso l'Aula Magna del tribunale, al quale inviteranno il presidente del tribunale, Vincenzo Beatrice, il procuratore capo Rosario Cantelmo, il comandante dei vigili del fuoco di Avellino, Rosa D'Eliseo, il prefetto di Avellino, Maria Tirone e il provveditorato alle Opere Pubbliche. Mentre la conferenza permanente che si riunirà stamattina, ha fissato all'ordine del giorno alcuni punti salienti: i rilievi ispettivi sullo stato di conservazione e manutenzione degli edifici giudiziari e la presentazione del progetto esecutivo relativo all'adeguamento sismico del palazzo di giustizia. Infatti nell'ultima conferenza permanente, svoltasi a fine dicembre, l'ingegnere Gennaro D'Onofrio del Provveditorato Opere Pubbliche, sede di Avellino, preannunciò che entro febbraio sarebbe stata indetta la gara per i lavori di adeguamento alla normativa antincendio dei piani in elevazione. Mentre per l'adeguamento antisismico dello stabile mancano ancora alcuni passaggi burocratici, tra cui la revisione del quadro economico e il progetto esecutivo. Dunque non si sa ancora quando partiranno i lavori per l'adeguamento del palazzo di giustizia di Avellino, anche se si conoscono, per sommi capi, le modalità con le quali verranno eseguiti. Si svolgeranno in 46 settimane circa e proseguiranno senza sosta di giorno e notte, al fine di non paralizzare il palazzo di giustizia. Ma prima di avviarli bisognerà liberare gli archivi che dovranno ospitare le attrezzature e assicurare la vigilanza. Il presidente dell'Ordine degli avvocati di Avellino, Fabio Benigni- che sarà presente alla conferenza permanente afferma: «Monitoriamo costantemente la situazione e cercheremo di dare il nostro contributo e supporto al fine di trovare una soluzione, provvederemo a sollecitare nuovamente il Provveditorato Opere Pubbliche affinché vengano effettuati i lavori di adeguamento per risolvere una questione urgente e per garantire la sicurezza agli addetti ai lavori. Auspichiamo che la situazione trovi un epilogo favorevole quanto prima, dando il via all'iter e agli interventi ordinari e straordinari di cui necessita il palazzo di giustizia di Avellino». Intanto dopo il crollo dei calcinacci nell'aula B verificatosi lunedì scorso - e il conseguenziale trasferimento delle udienze in corso nella Corte di Assise su sollecitazione del giudice, ieri mattina l'aula è stata nuovamente aperta all'utenza. Dopo un intervento di messa in sicurezza dell'area interessata dal crollo dei calcinacci verificatosi a causa di una probabile infiltrazione d'acqua, nell'aula sono state nuovamente celebrate le udienze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA