Tribunale di Avellino a rischio,
penalisti pronti allo sciopero bianco

Tribunale di Avellino a rischio, penalisti pronti allo sciopero bianco
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 28 Marzo 2019, 12:00
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Sicurezza tribunale, si va verso lo sciopero bianco. La Camera Penale Irpina, dopo la pubblica assemblea, preannuncia azioni alternative all'astensione (braccia incrociate per due ore) affinché arrivino risposte certe e celeri sulle condizioni dello stabile di Piazzale De Marsico. «Non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta né da parte dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, né dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, né da parte del commissario straordinario del comune di Avellino, Giuseppe Priolo dopo l'invio del documento unitario (condiviso oltre che dalla Camera Penale anche dall'Aiga, dalla Camera Civile e dal Movimento Forense). Tanto meno ha ricevuto alcuna risposta l'interrogazione parlamentare dal senatore di Fratelli d'Italia, l'onorevole Antonio Iannone, al ministro della giustizia ha dichiarato il presidente della Camera Penale Irpina, Luigi Petrillo e quindi attenderemo il decorso dei 30 giorni di legge e poi daremo seguito alle nostre diffide, affinché si acceleri sull'avvio dei lavori di adeguamento antisismico del palazzo di giustizia di Avellino. Ad oggi ogni tentativo di avere risposte dal Comune di Avellino è caduto nel vuoto. Crediamo anche che l'ente comunale abbia un interlocuzione diretta con il consiglio dell'ordine degli avvocati di Avellino che, la scorsa settimana, ha deciso di rivolgere un ennesimo appello, ma temo che anche quello sia rimasto inascoltato».
 
Infatti è emerso, dopo il crollo dei calcinacci nell'aula penale, che il palazzo di giustizia di Avellino non è ancora adeguato alla legge 626 per l' assenza di un impianto elettrico a norma, che è assente l'impianto di protezione delle scariche elettriche, che ci sono notevoli infiltrazioni d'acqua anche nel tetto, e che c'è la necessità di interventi di adeguamento sismico e antincendio. Una vicenda quella dell'adeguamento antisismico del palazzo di giustizia di Avelino «impantanata nelle secche della burocrazia italiana, che pare organizzata in modo tale da garantire a nessuno una responsabilità personale ha precisato il presidente Petrillo - sembra che l'avvio dei lavori abbia una gestazione ancora lunga. Intanto pare che finalmente il progetto redatto dal comune sia stato consegnato al provveditorato Opere Pubbliche, ma non abbiamo certezza sui tempi di realizzazione. Sono molti i segnali che ci fanno temere che l'immobile debba essere ulteriormente revisionato e controllato e attendiamo che qualcuno si faccia carico, al fine di darci la certezza che lavoriamo in un ambiente sicuro». I componenti della Camera Penale, il presidente Luigi Petrillo e gli avvocati Francesco Perone, Quirino Iorio, Gaetano Aufiero e Patrizio Dello Russo, chiedono che «il Tribunale diventi un luogo di lavoro sicuro. Non vogliamo far chiudere la struttura, ma solo che gli enti preposti ci diano una risposta sulle sue reali condizioni attuali, chiediamo che diventi un luogo sicuro come qualsiasi altro luogo di lavoro pubblico o privato». Nel corso della conferenza stampa è stata affrontata anche la questione dei tribunali minori. «Per quanto riguarda il ripristino dei tribunali minori, sappiamo che la città di Ariano, tramite il suo sindaco, Domenico Gambacorta ha partecipato al tavolo romano e al momento è una prospettiva molto fumosa ha proseguito il presidente Petrillo anche se debbo dire che non possiamo non essere al fianco dei cittadini arianesi che chiedono il ripristino del loro palazzo di giustizia, che rappresentava un importante presidio del territorio. Tutti noi, per i processi che venivano celebrati ad Ariano Irpino ed oggi a Benevento, avvertiamo un certo distacco territoriale rispetto ai fatti che vengono giudicati».
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