Avellino, allarme furti in centro:
recordi di negozi saccheggiati

Avellino, allarme furti in centro: recordi di negozi saccheggiati
di Katiuscia Guarino
Giovedì 14 Febbraio 2019, 08:57 - Ultimo agg. 10:21
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Non solo le case. Ora i ladri puntano ai negozi della città. Presi di mira quelli del centro. Furti che scatenano la dura reazione dei titolari che chiedono maggiore attenzione da parte del Comune di Avellino e delle forze dell'ordine: «Siamo abbandonati. Serve maggiore attenzione da parte di tutti. Finora non era mai accaduto nulla. Vogliamo controlli e videosorveglianza». Due i colpi messi a segno, tre quelli che sono falliti, tra piazza Garibaldi, via Trinità e via Matteotti.
 
I ladri sono entrati nel negozio Happy Shop di fronte alla scuola Regina Margherita, di proprietà del signor Michele Nunziata e di sua moglie Natalina Battista. Dopo aver forzato la saracinesca, hanno trafugato quanto contenuto nel registratore di cassa. Hanno portato via anche alcuni capi di abbigliamento. Il furto è stato scoperto dal proprietario la mattina successiva intorno alle 7. Michele Nunziata ha inserito la chiave nella serratura della saracinesca ed ha notato che le mandate andavano a vuoto. Inizialmente si è spaventato pensando che qualcuno fosse all'interno. Allora, ha sferrato un calcio alla saracinesca ed ha aspettato una decina di minuti prima di entrare. Una volta dentro s'è ritrovato di fronte al caos: capi di abbigliamento e altri tessili sparsi a terra insieme ai loro imballaggi, mentre il registratore di cassa era aperto e svuotato fino all'ultimo centesimo. Il bottino ammonta a 550 euro in contanti, oltre a pantaloni e maglie che sono scomparsi. Il denaro era stato lasciato dai proprietari nella cassa perché sarebbe servito per effettuare il pagamento di fatture e bollette l'indomani. Il titolare ha immediatamente allertato la sala operativa della Questura di Avellino.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Sezione Volanti. I poliziotti hanno eseguito i rilievi del caso. Ogni elemento utile è stato repertato affinché si possa risalire all'identità dei malviventi. Ad agire sicuramente più di una persona. Le indagini sono in corso. E' la prima volta che subiamo un furto. In ventidue anni di attività non è mai successo - afferma la signora Natalina Battista - Il problema fondamentale sono gli scarsi controlli in piazza Garibaldi. E questo è un fatto grave. Siamo in una zona centrale collegata al Corso principale della città. Ciò che chiediamo maggiormente sono i controlli da parte delle forze dell'ordine. Dopo il primo colpo andato a buon fine, i ladri sono passati ad un locale della movida Sughero Bistrot, alle spalle di Palazzo Caracciolo. Identico il modo di operare. Forzata la porta d'ingresso principale, i ladri una volta dentro hanno asportato il contenuto della cassa e rubato alcune bottiglie di vino. Anche il titolare Raffaele Del Gaudio chiede controlli maggiori: Bisogna intensificare il monitoraggio del centro storico per tutelare le numerose attività e garantire sicurezza ai commercianti e alla clientela. I negozianti lanciano l'appello al commissario del Comune, Giuseppe Priolo, per far riaprire il tratto di strada di piazza Libertà che collega piazza Garibaldi a via De Sanctis e per installare telecamere di videosorveglianza nella zona.

Il grosso problema è che la strada non è videosorvegliata dice Renato D'Argenio di Punto Contabile -. Da quando hanno chiuso piazza Libertà questa zona è diventata terra di nessuno. Le forze dell'ordine passano di rado. Solo la mattina e il pomeriggio c'è più movimento anche per la presenza della scuola Regina Margherita. Ma la sera la strada diventa deserta. Quando chiudiamo dobbiamo guardarci intorno. Altro problema è la mancanza di illuminazione, spiega D'Argenio. Che aggiunge: In venti anni di attività non si sono mai verificati furti. Vorrei fare un appello al commissario Giuseppe Priolo per l'apertura di quel pezzo della piazza all'incrocio con Corso Vittorio Emanuele come avevano promesso le precedenti amministrazioni. I ladri non si sono fermati a questa parte del capoluogo. Hanno tentato di visitare anche un negozio di calzature di via Trinità, un'agenzia di viaggi e una boutique di via Matteotti.
 
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