Serino, trovato agonizzante in strada:
muore subito dopo il ricovero

Serino, trovato agonizzante in strada: muore subito dopo il ricovero
di Katiuscia Guarino
Martedì 4 Maggio 2021, 08:48 - Ultimo agg. 20:02
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Un giallo in piena regola la morte del 48enne di Serino, Giovanni Pelosi. I funerali erano stati già stabiliti con tanto di manifesti in paese. Ma poi le esequie sono state sospese, perché sulle cause del decesso non ci sono certezze. Non si esclude che l'uomo possa essere spirato per le conseguenze di una violenta aggressione o per una caduta avvenuta non lontano dalla sua abitazione. Era stato trovato riverso a terra alle 3,30 di ieri notte, ben oltre l'orario consentito dal coprifuoco. Giovanni Pelosi, 48 anni, ha perso la vita poco dopo il ricovero al pronto soccorso dell'ospedale Moscati di Avellino, dove era arrivato a bordo di un'ambulanza del 118 nella notte tra domenica e ieri. Aveva una profonda ferita alla testa. La Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta. Sarà disposta l'autopsia sul cadavere dell'uomo per accertare le cause della morte. Il 48enne pare che presentasse altre lesioni sul corpo, oltre al taglio al capo. Ciò porterebbe a ipotizzare a un'aggressione da parte di una o più persone. Qualcuno con cui Pelosi si sarebbe incontrato e scontrato.

Si valuta anche l'ipotesi della caduta, forse a causa di condizioni psico-fisiche alterate per l'assunzione di alcol. Le certezze arriveranno solo a seguito degli esami tossicologici e dell'autopsia. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Solofra, guidati dal capitano Gianfranco Iannelli, che hanno raccolto diversi elementi per redigere un'informativa completa per la Procura. Si sono avvalsi della collaborazione dei militari della Stazione di Serino. Gli uomini dell'Arma si sono insospettiti quando hanno avuto notizia della morte del 48enne in ospedale. Nessuno immaginava a un epilogo del genere. Poi il suo cuore ha purtroppo cessato di battere. Ieri mattina, poco prima dell'alba, Giovanni Pelosi è deceduto. La telefonata al 118 per chiedere l'intervento dei soccorsi è stata effettuata ieri a notte fonda, intorno alle 3,30. È stata una donna residente alla frazione Ferrari a udire dei lamenti provenire dalla strada. La donna affacciandosi dalla finestra ha notato l'uomo riverso a terra. Non si è persa d'animo e ha allertato l'ambulanza. Il personale del 118 ha subito prestato le prime cure a Pelosi. Sul luogo, un vicolo della frazione di Serino, sono state trovate tracce di sangue da parte dei carabinieri. Il 48enne, nonostante le immediate cure da parte dei medici dell'ospedale Moscati, è spirato dopo qualche ora. La famiglia aveva programmato i funerali del proprio congiunto. In paese già erano comparsi i manifesti per le esequie organizzate per oggi alle 10 nella Chiesa Madre di Ferrari. Ma poi sono state sospese. La salma è stata sottoposta a sequestro dalla Procura della Repubblica di Avellino per permettere di eseguire tutti gli approfondimenti necessari finalizzati a stabilire le cause della morte.

Una verità che vogliono anche i familiari di Giovanni Pelosi, distrutti da questo lutto.

Hanno ricevuto la solidarietà e la vicinanza della comunità. Se l'esame autoptico dovesse confermare la pista dell'aggressione, le indagini si indirizzerebbero verso l'omicidio. Da fare luce anche sulla presenza dell'uomo in piena notte nella frazione serinese, in un orario non consentito dalle norme per evitare la diffusione del contagio da Covid. I militari della Compagnia di Solofra stanno lavorando anche a questi aspetti. Il 48enne lascia moglie e tre figli minorenni. Pelosi, mesi addietro, si era reso protagonista di una rocambolesca fuga proprio dal pronto soccorso dell'ospedale di Avellino. Qui, era arrivato in seguito a un incidente stradale avvenuto in via Terminio a Serino. Era gennaio quando si schiantò frontalmente contro una Ford Ka, condotta da una cinquantenne del posto. Nel sinistro la donna rimase gravemente ferita. Rimediò, tra l'altro, la frattura di una gamba. Lo stesso 48enne fu costretto al trasferimento nel nosocomio di contrada Amoretta per accertamenti. Ma mentre si trovava su una barella in attesa di essere sottoposto agli esami diagnostici, riuscì ad eludere la sorveglianza del personale dell'ospedale e si diede alla fuga. Fu rintracciato qualche ora più tardi dai carabinieri. A Giovanni Pelosi, in seguito a quell'incidente, venne ritirata la patente. Non solo. Fu anche denunciato perché si era messo al volante con un tasso alcolemico superiore al consentito. I veicoli vennero sequestrati dai carabinieri che intervennero sul posto. Ieri l'ultimo capitolo della sua esistenza sulla quale bisogna fare chiarezza.

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