Resta in silenzio davanti al giudice
l'avvocato accusata di truffe seriali

Resta in silenzio davanti al giudice l'avvocato accusata di truffe seriali
di Alessandra Montalbetti
Sabato 1 Settembre 2018, 12:00
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È rimasta in silenzio davanti al Gip l'avvocatessa accusata di truffa, falso materiale ed infedele patrocinio. Maria Virginia Cantone, detenuta presso il carcere di Bellizzi Irpino da mercoledì scorso, ieri mattina comparsa dinanzi al giudice per le indagini preliminari Fabrizio Ciccone - alla presenza dei suoi legali non ha inteso fornire chiarimenti in merito alle accuse mosse dal procuratore aggiunto Vincenzo D'Onofrio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. La 53enne di Cervinara è finita di nuovo in carcere - un primo arresto avvenne nel marzo scorso - dopo le indagini effettuate dalla procura avellinese su due truffe perpetrate dalla professionista nei confronti di alcuni suoi assistiti.

Gli inquirenti, dopo le denunce presentate dai componenti di un nucleo familiare di Marano di Napoli e da una coppia di coniugi originari di Morcone ma residenti a Pesaro, hanno chiesto ed ottenuto che la donna fosse sottoposta alla misura cautelare in carcere in quanto il rischio di reiterazione del reato era fondato ed elevato. Intanto i legali della 53enne, Dario Vannetiello e Sergio Clemente, lunedì presenteranno presso il tribunale partenopeo l'istanza di riesame avverso l'ordinanza di misura cautelare firmata dal gip del tribunale di Avellino, Ciccone, nel tentativo di ottenerne l'annullamento.

La donna è riuscita a sottrarre indebitamente circa 264mila euro ad un uomo di Marano, rimasto coinvolto in un grave incidente stradale nel quale la moglie perse la vita. Inoltre, l'indagata, al fine di ingannare i suoi clienti-vittime, ha millantato anche un rapporto di parentela inesistente con il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone.
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