Tutor Napoli-Bari, accolti i ricorsi:
via ai pignoramenti in prefettura

Tutor Napoli-Bari, accolti i ricorsi: via ai pignoramenti in prefettura
di Gianluca Galasso
Giovedì 28 Marzo 2019, 12:00
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Annullamenti a raffica delle contravvenzioni per eccesso di velocità rilevato dal tutor dell'autostrada A16. Dei quindicimila ricorsi presentati al Giudice di pace di Avellino, quasi tredicimila sono stati accolti. Non solo. Sono state avviate le procedure di pignoramento presso la Prefettura del capoluogo irpino per ottenere il recupero dei costi sostenuti.

Il dato sui ricorsi per opporsi alle salate sanzioni, comminate per il superamento del limite di 80 chilometri orari imposto nel tratto tra Monteforte Irpino e Baiano e tra Monteforte e Avellino Ovest, fa riferimento al periodo compreso tra la fine del 2016 e lo scorso anno.

Anche se da luglio del 2018 s'è notevolmente ridotto il numero, perché la società Autostrade per l'Italia ha cambiato il sistema di controllo dei veicoli utilizzando un nuovo impianto. Era la gestione del vecchio servizio (con il contestato brevetto), infatti, una delle cause alla base dell'accoglimento dei ricorsi e dell'annullamento delle sanzioni. In tanti ora chiedono i rimborsi delle spese sostenute. Per alcuni casi è stato proposto pignoramento alla Prefettura di Avellino.
 
Lo fa sapere il presidente dell'associazione «Difesa Consumatori e Contribuenti», l'avvocato Cristiano Ceriello. Ne ha già avanzate sei a inizio della settimana, altre se ne aggiungeranno a breve. «E' stato conferito incarico all'Ufficiale Giudiziario di pignorare la Prefettura di Avellino, perché non paga le spese processuali», fa sapere Ceriello. Si tratta dei costi vivi sostenuti dagli avvocati. Costi che s'aggirano tra i cento e duecento euro. Comprendono il prezzo della marca da bollo (43 euro), l'onorario con oneri contributivi e Iva, fino ad arrivare a 400 euro se è stato presentato ricorso al Tribunale ordinario.

«In sostanza spiega l'associazione Difesa Consumatori e Contribuenti - dopo aver ottenuto l'annullamento dei verbali, notificato le sentenze ed aspettato i 120 giorni di legge (termini previsti per le pubbliche amministrazioni) e dopo aver notificato gli atti di precetto, la Prefettura (che pur pretende in 60 giorni la liquidazione delle contravvenzioni, pena il raddoppio della multe elevate, senza sconti, così come previsto dalla legge) si è continuata a rendere inadempiente, tanto che è stato dato incarico di procedere al pignoramento».

La prefettura pignorata per somme che dovrebbe versare? In realtà non disponendo di fondi propri ma facendo riferimento a capitoli gestiti dal ministero dell'Interno, viene chiamata in causa solo per i ritardi nelle erogazioni del dovuto, o per i controlli rispetto alle richieste degli avvocati. Gli uffici di Avellino sono oberati per la mass di richieste, ma i controlli sono molto attenti e quindi si tende ad escludere che non si pagherà il dovuto a chi ne avrà diritto. In sostanza è solo questione di tempo.

I legali contano di vincere anche i ricorsi anche rispetto alla vicenda del calcolo della velocità media tra il tunnel di Monteforte allo svincolo per Baiano, verso napoli e dall'uscita della stessa galleria fino ad Avellino Ovest nell'altro senso. «Per i nuovi Tutor Sicve PM, nulla è perduto. Difatti, anche per questi nuovi software i legali dell'associazione stanno ottenendo i primi dispositivi di accoglimento. Inutili i tentativi di convincere la Prefettura ad elevare il limite di velocità almeno a 100 chilometri all'ora per i soli veicoli privati. Nonostante tremila adesioni ad una petizione.

Il giudice di pace di Avellino, Ernesto Cerullo, in una delle ultime pronunce su un ricorso, ha accolto la richiesta dell'avvocato Ciro Aquino, stabilendo che il verbale deve essere sempre accompagnato da due foto invece che una, per testimoniare il passaggio sotto i tutor, ed è necessaria la firma autentica dell'agente che vidima la contravvenzione al posto di una semplice fotocopia.
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