Pestaggio mortale nel vicolo,
Pelosi aggredito da più persone

Pestaggio mortale nel vicolo, Pelosi aggredito da più persone
di Katiuscia Guarino
Sabato 8 Maggio 2021, 08:35
4 Minuti di Lettura

Nelle quattro ore di buio, su cui le indagini stanno cercando di fare luce, si potrebbe nascondere la svolta sull'omicidio di Giovanni Pelosi. Assodata ormai la pista dell'aggressione. Lo dicono le varie ferite sul corpo del 48enne deceduto lo scorso lunedì e le tracce rinvenute nel vicolo della frazione Ferrari di Serino dove si sarebbe consumata la violenza. Le quattro ore da ricostruire sono quelle che vanno dalle 23.30, quando la vittima avrebbe lasciato la casa dell'indagato Ottavio Pelosi, e le 3.30, orario dell'allarme ai soccorritori lanciato da una donna del posto svegliata dai lamenti del 48enne trovato riverso a terra in una pozza di sangue. Fatali le lesioni alla testa e al torace. I carabinieri della Compagnia di Solofra non si sono concentrati solo nel vicolo. I militari guidati del capitano Gianfranco Iannelli hanno passato al setaccio l'intera frazione. Perquisite tutte le aree pubbliche di Ferrari. A coordinare le indagini il pm Cecilia Annecchini.

Ancora sotto sequestro la casa di Ottavio Pelosi, iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio. Il 62enne risiede a pochi passi dal luogo del rinvenimento della vittima. È stato lo stesso indagato a rivelare ai carabinieri il fatto di aver ospitato fino alle 23.30 presso la propria abitazione il 48enne deceduto. Sarebbe dunque l'ultima persona ad aver visto Giovanni Pelosi prima che fosse ritrovato riverso a terra quattro ore dopo. L'immobile dell'indagato è stato setacciato sia dai Ris di Roma, che l'altro ieri sono stati a Ferrari, sia dai carabinieri di Solofra. Ispezionate anche pertinenze, cortile e terreno circostante. Perquisizioni che hanno dato esito negativo. Portato via solo un paio di scarponi. Calzature sulle quali sono state trovate macchie di sangue.

Tracce ematiche che potrebbero essere di animale. Ottavio Pelosi, infatti, utilizza quelle scarpe per andare in campagna e per accudire galline e conigli. Si attendono, quindi, gli sviluppi dei rilievi del Reparto Investigazioni Scientifiche. Le diverse macchie di sangue repertate, alcune di dimensioni importanti, e le diverse lesioni sul corpo della vittima porterebbero a immaginare l'aggressione da parte di più persone. I Ris hanno lavorato ore tra le stradine del borgo. L'avvocato Michela Pelosi che assiste il 62enne (l'uomo, che è a piede libero, è parente della vittima) ha già presentato istanza di dissequestro dell'abitazione.

Video

Di pari passo alle attività scientifiche dei Ris, i carabinieri hanno ascoltato diverse persone a Ferrari. Sentiti anche parenti e amici di Giovanni Pelosi. Si stanno recuperando tutti i tasselli per comporre il mosaico. La svolta potrebbe essere vicina. Lo sperano i familiari della vittima e l'intera comunità serinese. L'altro ieri l'ultimo saluto al 48enne, che lascia moglie e tre figli minorenni. A loro è arrivata la vicinanza di tanti. Addolorato il sindaco Vito Pelosi. «La morte di Giovanni sconvolge e rattrista tutta la popolazione, perché perde la vita drammaticamente un giovane del nostro paese dice il primo cittadino Ancora una volta emergono quelle fragilità sociali, di cui ci ricordiamo solo quando si verificano delle tragedie. Alla base di ciò che è capitato c'è il disagio sociale. Da sindaco ho il dovere di cercare di capire prima dove si registrano tali problemi. Vicende come queste lasciano il segno in realtà come le nostre. Massima vicinanza alla famiglia. Ci affidiamo al lavoro della magistratura per stabilire la verità su quanto accaduto. Siamo certi che presto si farà piena luce su questo grave episodio».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA