Il lavoro c'è, anzi i posti a disposizione aumentano. Magari sono per la maggior parte a tempo determinato, ma si tratta comunque di lavorare in zona ed in aziende medio piccole a caccia di fidelizzazione dei propri dipendenti: quindi con un futuro.
Ma mancano le figure adatte a ricoprire i profili richiesti dalle aziende. È l'amara situazione che si registra nelle aree interne della Campania.
Per Irpinia e Sannio il quadro è identico. A scattare la fotografia è Unioncamere. I dati vengono fuori dal bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal e con il supporto delle Camere di Commercio per la rilevazione presso le imprese.
Nelle due province, secondo quanto emerge dall'analisi, l'inizio dell'anno evidenzia un andamento migliore rispetto al 2022 quando si è avuta una crescita di occasioni occupazionali dell'11% nel confronto con i dodici mesi precedenti.
L'avvio del 2023 fa ben sperare. Almeno sulla carta. Le richieste di lavoratori sono in salita nelle due province. Sono 1.970 le assunzioni programmate in Irpinia a febbraio e 5.520 per il trimestre febbraio-aprile; 1.450 nel Sannio per il mese in corso e 3.770 per il trimestre.
«Nonostante le difficoltà ancora legate ai rincari dell'energia e delle materie prime, è più che incoraggiante la crescita relativa al comparto industriale», rimarcano gli esperti di Unioncamere.
I dati analizzati rivelano una certa omogeneità nelle dinamiche occupazionali espresse dalle filiere produttive dei due territori dell'Irpinia e del Sannio: nel dettaglio, delle 1.970 assunzioni previste nel mese di febbraio 2023 per la provincia di Avellino, il 42,7%, ovvero ben 840, sono riservate ad operai specializzati; il 26 % (510 su 1.970) ad impiegati appartenenti alle professioni commerciali ed ai servizi ed il 19,9% (390) a dirigenti ed appartenenti alle professioni con elevata specializzazione.
Speculare la situazione in provincia di Benevento, dove delle 1.450 assunzioni il 33,2% (480 su 1.450) sono riservate ad operai specializzati; il 29,4% (430 su 1.450) ad impiegati delle professioni commerciali e servizi e il 26,9% (390) a dirigenti e professioni altamente specializzate.
Quasi la metà delle imprese in cerca di personale nei due territori interessati continua a richiedere, ai fini delle assunzioni, l'esperienza nel settore. Il dossier rimarca il problema: «Tuttavia, le imprese delle due province (per il 46,3% in Irpinia e per il 47,2% nel Sannio) sembrano riscontrare difficoltà nella reperibilità di personale dovuta sia alla mancanza di candidati in termini numerici (23% nella provincia di Avellino e 29% in quella di Benevento) sia alla inadeguata preparazione degli stessi (19,1% Avellino e provincia; 15,6% Benevento e provincia)». Per quanto riguarda il titolo di studio, solo la metà delle realtà imprenditoriali ha preferenze specifiche. Comunque, in Irpinia si punta su amministrazione, finanza e marketing, meccanica e meccatronica, turismo, enogastronomia e ospitalità.
Nel Sannio, invece, su sociosanitario, amministrazione, finanza e marketing, turismo, enogastronomia ed ospitalità. Sia nel mese in corso che nel trimestre febbraioaprile, in entrambe le province, le richieste di lavoratori si concentrano per oltre il 50% nel settore dei servizi.
In merito alla tipologia contrattuale proposta, in entrambe l'85% dei lavoratori, in entrambi i territori, sarà assunto come personale dipendente con una netta predominanza di contratti a tempo determinato (70% in entrambi i territori).
Le piccole imprese, cioè le realtà con meno di 50 dipendenti, sono quelle con più ampia prospettiva occupazionale (Avellino e provincia 1.560 assunzioni su 1.970 e 1.120 assunzioni su 1.450 per Benevento e provincia).
In merito alla tipologia contrattuale proposta, in entrambe le province l'85% dei lavoratori sarà assunto come personale dipendente con una netta predominanza di contratti a tempo determinato (70% in entrambi i territori).