Vaccini ad Avellino, la corsa dei giovani:
Johnson&Johnson non fa paura

Vaccini ad Avellino, la corsa dei giovani: Johnson&Johnson non fa paura
di Antonello Plati
Domenica 13 Giugno 2021, 12:00
3 Minuti di Lettura

La raccomandazione, preoccupante ma non ancora vincolante, del Comitato tecnico scientifico (Cts) non scoraggia gli avellinesi. «È meglio somministrare Johnson & Johnson solo agli ultrasessantenni», dicono da Roma. Ma in Irpinia la risonanza è scarsa. L'Asl non blocca l'attività e sono poche le defezioni (il dato definitivo si avrà solo in giornata) nel corso dell'Open Day di ieri con il vaccino monodose statunitense.

Dalle 8 alle 20, circa 2mila cittadini dai 18 anni in su (che si erano prenotati tramite la piattaforma dedicata: opendayvaccini.soresa.it) si sono recati nei centri vaccinali di Avellino (tensostruttura del campo Coni), Ariano Irpino (centro scoiale Vita), Grottaminarda, Mercogliano, Mirabella Eclano, Montella, Montoro, Moschiano e Vallata. Le altre 13 sedi (oltre al drive through della caserma Berardi e alle Unità mobili) hanno lavorato regolarmente come da calendario. «Sin dall'apertura le operazioni sono state regolari», dice Ilias Urciuoli, medico responsabile del centro vaccinale di Avellino.

In fila, all'esterno, soprattutto giovani: «Sì conferma il medico il trend è questo: il vaccino monodose ha un forte appeal sulle fasce più giovani delle popolazione». Nonostante il parere del Cts che arriva a metà mattinata: «Si tratta di una raccomandazione non vincolante, l'Asl di Avellino, come altre sul territorio italiano, non ha disposto la sospensione delle attività, quindi andiamo avanti». 

Quello di ieri è stato il terzo Open Day nel giro di una settimana. Anche questa volta, dopo giovedì scorso, con il siero monodose che conferma di essere gradito dalla popolazione: polverizzati in pochi minuti i 2mila 280 posti disponibili. L'altra sera, dopo un paio di giri di lancette dall'apertura delle prenotazioni, la piattaforma dedicata all'iniziativa era già sold-out presa d'assalto dagli avellinesi.

Si diceva del parere (per il momento non vincolate) del Cts sul vaccino Johnson & Johnson: «Pur avendo analogie con il vaccino anticovid di AstraZeneca al momento i dati non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio-rischio», si legge nel verbale numero 27 del Cts, diffuso ieri in tarda mattina, in cui è stato fornito il parere sull'utilizzo del vaccino AstraZeneca a partire dai 60 anni. «L'eventuale evidenza di fenomeni tromboembolici dopo il vaccino J&J dovrà essere oggetto di attento e costante monitoraggio». Tuttavia il Comitato rileva che «J&J viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla Cts di Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni». 

Video

Vedremo come andrà in provincia di Avellino. Dove non mancano i disagi. Ieri qualche problema al centro vaccinale di Monteforte: una decina di utenti, quasi tutti soggetti fragili, non hanno potuto fare il richiamo del vaccino Moderna (programmato per loro a 30 giorni) per mancanza di dosi. La somministrazione sarà riprogrammata, probabilmente, a 35 giorni, ma per molti di loro rappresenta un problema in quanto senza il dovuto preavviso non possono sospendere le cure farmacologiche (spesso cortisoniche) che contrastano l'efficacia del vaccino.

In serata poi l'Asl ha annunciato un altro doppio Open day, mercoledì e venerdì, ma stavolta con dosi Pfizer, nei 22 centri vaccinali irpini. Prenotazioni on line da questa mattina alle 11. La novità è che l'iscrizione stavolta è aperta a tutti i cittadini sin dall'età di 12 anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA