Entro la prossima settimana, tutti i centri vaccinali anticovid della provincia di Avellino somministreranno le dosi ai cittadini nella fascia di età dai 50 ai 59 anni. Stessi tempi per il via libera alle prenotazioni dei 40-49enni: da lunedì prossimo, infatti, la piattaforma regionale dovrebbe consentirne la registrazione.
«Per quanto riguarda la vaccinazione dei cittadini dai 60 ai 69 anni, abbiamo pochi centri ancora impegnati: c'è quello di Avellino presso la tensostruttura del campo Coni e ci sono poi Montefalcione e Montoro», spiega il direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Morgante. «Il numero degli ultrasessantenni ancora da vaccinare è assolutamente esiguo», assicura la manager, che poi fa il punto sulla tempistica dei richiami Pfizer: «Dobbiamo tenere conto del fatto che, in questo momento, ci sono da recuperare alcuni giorni, almeno tre, nei quali c'è stato uno slittamento delle seconde dosi. Abbiamo circa 2500 seconde dosi da recuperare».
Da lunedì scorso, infatti, su indicazione del Comitato tecnico scientifico (Cts) si era passati da 21 (per Pfizer-BionTech) e 28 giorni (Moderna) a 42. Una misura, tra l'altro, con effetto retroattivo che aveva costretto l'Asl di Avellino a inviare un sms con la nuova data per tutti coloro che avevano effettuato la prima dose fino a domenica scorsa. Mercoledì pomeriggio, sentito anche il parere dell'azienda farmaceutica statunitense, il mezzo passo indietro con l'Unità di crisi regionale che ha dato mandato alle Aziende sanitarie di prevedere un intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose di Pfizer al massimo di 30 giorni: «La scelta del cambio di parametro - spiega ancora Morgante - per quanto concerne la somministrazione della seconda dose è tecnica. L'obiettivo è di calcolare dei giorni in base alle forniture regionali. Siamo passati a 40 giorni e, successivamente, a 30. Stiamo parlando soltanto di una scelta tecnica ma il meccanismo di copertura è assolutamente garantito».
Da ieri, intanto, sono iniziati i richiami per il personale scolastico e le forze dell'ordine: una platea di 15mila 798 persone, 12mila 199 per il personale impegnato nelle scuole di Avellino e provincia e 3mila 599 tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, vigili del fuoco e vigili urbani. A loro è riservato il vaccino AstraZeneca: «Stiamo per ultimare una serie di scadenze, tra queste la seconda dose di AstraZeneca per chi lavora a scuola e per le forze dell'ordine». Nessuno spiraglio, almeno per il momento, di organizzare una giornata di vaccinazione libera come altre Asl campane hanno già fatto o si apprestano a fare: «Realizzare un Open Day senza vaccini non serve. Siamo consapevoli del fatto che in molti casi si è scelto di puntare su queste giornate di somministrazione libera. Tuttavia se non si hanno vaccini a sufficienza, una simile iniziativa non serve a nulla. Ripeto: abbiamo tutto il mondo scuola e le forze dell'ordine cui dobbiamo completare la seconda dose. Quando e se avremo a disposizione dosi di vaccino in abbondanza, ben venga anche l'Open Day».
Ieri nei 22 centri vaccinali, nel drive through della caserma Berardi di Avellino e con le unità mobili, l'Asl ha fatto 4mila 558 dosi: 196 a Monteforte Irpino, 218 a Mirabella Eclano, 218 a Sant'Angelo dei Lombardi, 106a Montemarano, 571 ad Avellino, 179 a Montoro, 220 a Solofra, 210 nel centro Vita di Ariano Irpino, 198 nel Palazzetto dello Sport di Ariano Irpino, 199 a Vallata, 195 ad Atripalda, 120 a Flumeri, 171 a Moschiano, 123 a Cervinara, 207 a Montefalcione, 212 a Grottaminarda, 209 a Mercogliano, 169 ad Altavilla Irpina, 175 a Mugnano del Cardinale, 221 a Montella, 115 a Bisaccia, 160 a Lioni, 71 a domicilio e 95 drive through.
Prosegue poi l'organizzazione della campagna vaccinale riservata ai dipendenti delle aziende irpine (aperta anche ai loro familiari) dopo l'accordo raggiunto tra Confindustria e Regione Campania. In Irpinia, hanno aderito tante imprese, tra queste Capaldo, Aurubis, Bestefa, Cartiera Confalone, Cofren, Desmon, Elbor, Altergon, Gruppo Bruno, De Matteis, Ekd Project, Gruppo Ema, Irpinia Zinco, Iia, Mecnosud, Mive, Monsud, Sediver, Sirpress e Zuegg. Tutte hanno cominciato anche a raccogliere le prime adesioni e l'Asl sta effettuando dei sopralluoghi all'interno dei locali destinati alle immunizzazioni. Tuttavia ancora non è stata fissata una data per l'avvio di questa campagna parallela. Le piccole e medie aziende del nucleo industriale di Lioni-Nusco-Sant'Angelo dei Lombardi stanno per lanciare un'operazione, unendo le forze, per chiamare l'Esercito e promuovere un drive-in sul modello della Berardi e di quelli attivi, per alcuni giorni, in altre realtà.