Vaccini ai bambini, che disastro:
poche adesioni e lunghe attese

Vaccini ai bambini, che disastro: poche adesioni e lunghe attese
di Antonello Plati
Giovedì 13 Gennaio 2022, 09:23 - Ultimo agg. 17:26
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Troppi ritardi nelle vaccinazioni pediatriche. Ad aspettare più degli altri, per fare la puntura contro il Covid-19, sono i bambini residenti ad Avellino: l'hub del distretto sanitario di via Degli Imbimbo è in difficoltà. Ieri sera lunghe file in attesa, fino alle 21 e oltre ancora bimbi con le famiglie erano nei locali del distretto. Complice un guasto al programma informatico, le vaccinazioni hanno subito una sostanziosa battuta d'arresto: anche un'ora e mezza di ritardo sulla tabella di marcia. Federconsumatori, con il responsabile provinciale Fiorentino Lieto, e il Movimento 5 Stelle, con il consigliere regionale Vincenzo Ciampi, contestano l'operato dell'Asl di Avellino e chiedono un'inversione di rotta. «Sono tante le segnalazioni che ci sono arrivate in questi giorni», premette Lieto.

«Le mamme sono preoccupate: si sono aperte le scuole, ma la campagna di vaccinazione dei più piccoli prosegue a rilento».

Dunque, nonostante le prenotazioni siano ancora poche, le convocazioni sono fatte con il contagocce: «È impensabile continua il responsabile di Federconsumatori che la città capoluogo sia servita da un solo hub dedicato ai più piccoli, che è quello del distretto sanitario di via Degli Imbimbo. Chiediamo all'Asl di potenziare la rete prevedendo altro personale da mettere a disposizione per le iniezioni ai più piccoli».

La piattaforma riservata ai bambini dai 5 agli 11 anni (raggiungibile al link: https://adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino) è sempre attiva, qui i genitori possono registrare (per poi essere convocati dall'Asl con un sms) i i propri figli. Fino a questo momento, dal 16 dicembre a oggi, in 2mila 775 hanno fatto la prima dose e in 306 hanno fatto già il richiamo (a 21 giorni come per i più grandi). Ciampi incalza la manager dell'Asl di Avellino Maria Morgante e annuncia una convocazione in Commissione sanità in Regione: «Devono essere programmate vaccinazioni anche nelle scuole e aumentate le ore di apertura dei distretti sanitari. Sulla questione, intendo programmare una convocazione del manager Morgante nella Commissione Sanità di cui sono componente». Anche il consigliere pentastellato continua a ricevere «segnalazioni di ritardi nelle somministrazioni di dosi ai bambini tra i 5 e i 11 anni presso l'Asl di Avellino. Si tratta di un andazzo che non può continuare». Con la riapertura delle scuole c'è stato un aumento di richieste di vaccinazioni, prime dosi soprattutto, per questa fascia d'età: «Ma i distretti sanitari continuano a fare orari ridotti. Per esempio ad Avellino in via Degli Imbimbo, apertura soltanto nel pomeriggio con un solo medico e un solo infermiere a disposizione dell'utenza». Il risultato è che si somministrano ogni giorno poche decine di dosi di vaccini per i bambini: «I dati parlano di 150-180 dosi pediatriche al giorno, con picchi di 3-400 raggiunti solo in un paio di occasioni, nei distretti secondo quanto comunicato dall'Asl». Il tutto a fronte di circa 23mila bambini tra i 5 e gli 11 anni residenti in provincia di Avellino e di circa 5mila prenotazioni tra quelle già evase e quelle in attesa: «Chi intende ricorrere alla copertura vaccinale deve essere messo in condizione di farlo celermente, l'emergenza resta grave. Chiedo che immediatamente si torni a vaccinare anche nelle scuole e che si aumentino le postazioni nei distretti».

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Un piccolo, ma significativo contributo alla campagna vaccinale pediatrica arriva da Contrada Amoretta. L'Azienda ospedaliera Moscati, infatti, vaccini i bambini fragili. «Dopo i pazienti fragili e le donne in gravidanza o che hanno partorito da poco, l'Azienda Moscati di Avellino ha avviato anche la somministrazione dei vaccini ai bambini. E sono già 160 i minori di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che hanno ricevuto la prima dose», fanno sapere dalla città ospedaliera. Un'attività che sta portando avanti l'Unità operativa di Pediatria in collaborazione con l'Unità operativa di Medicina preventiva. Le somministrazioni sono effettuate in un'area dedicata attigua al reparto diretto da Antonio Vitale e sono riservate ai bambini fragili o potenzialmente a rischio. «Un lavoro che non si fermerà», sottolinea Vitale. «Già oggi sono in programma altre cinquanta inoculazioni. La vaccinazione ai bambini è molto importante. I numerosi accessi di piccoli positivi nel nostro pronto soccorso pediatrico che stiamo registrando in questi giorni rappresentano un campanello di allarme che non può essere ignorato: sebbene la maggior parte dei bambini riesca a guarire dal Covid-19 senza problemi, la loro positività rappresenta un veicolo di trasmissione pericoloso».

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