Vaccini in Irpinia, l'Asl fa il pieno
e può subito accelerare

Vaccini in Irpinia, l'Asl fa il pieno e può subito accelerare
Lunedì 22 Marzo 2021, 08:25 - Ultimo agg. 11:03
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Un carico da oltre 12mila vaccini arriva in Irpinia. L'Asl di Avellino può riprendere la campagna anticovid completando, innanziutto, il primo giro di somministrazione agli ultraottantenni (circa 7mila quelli in attesa, la maggior parte non deambulanti che riceveranno il vaccino a domicilio). E adesso ha a disposizione dosi a sufficienza per programmare almeno uno degli step successivi (in lista ci sono i soggetti che rientrano nelle categorie fragili e i cittadini dai 70 ai 79 anni). Tra ieri e oggi, infatti, all'ospedale Frangipane di Ariano Irpino (hub provinciale per lo stoccaggio e la conservazioni dei sieri) sono arrivati 11mila 660 dosi: 2300 di Moderna (consegnate ieri) e 9mila 360 di Pfizer-BionTech (questa mattina). Inoltre, un'altra pizza del composto Pfizer-BionTech, per complessive 1170 dosi, sarà consegnata, sempre questa mattina, all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino che nei prossimi giorni vaccinerà i soggetti fragili. 

Dunque, in totale, arrivano in Irpinia 12mila 830 vaccini che dovrebbero consentire la ripartenza a pieno regime in quasi tutti e 22 i centri vaccinali della provincia.

Se i rifornimenti, come annunciato dalle stesse aziende farmaceutiche produttrici, saranno regolari non dovrebbero esserci più stop improvvisi (l'ultimo è durata una settimana) consentendo di rispettare la tabella di marcia stilata dal Ministero della Salute che prevede una copertura, quasi completa, della popolazione entro la fine dell'estate. Intanto, ieri sono state somministrate dall'Asl di Avellino 1001 dosi di vaccino (richiamo per gli over 80 e prime dosi per il personale scolastico e forze dell'ordine). Così suddivise: 306 presso il centro vaccinale di Avellino, 90 a Cervinara, 102 ad Altavilla Irpina, 96 a Monteforte Irpino, 102 a Mirabella Eclano, 61 a Monteverde, 69 ad Ariano Irpino, 75 a Moschiano e 100 a Grottaminarda. Ancora molta sfiducia in AstraZeneca (destinato a personale scolastico e forze dell'ordine): uno su tre non si presenta nel centro vaccinale (ieri 126 assenti su 370 prenotati). Dopo il via libera di giovedì scorso da parte dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), il composto di Oxford incute ancora un certo timore. La sospensione, come noto, era stata disposta in via del tutto precauzionale e cautelativa dopo le segnalazioni relative a gravi effetti avversi (sia in Italia sia in altri paesi dell'Unione europea): evidentemente le rassicurazioni arrivate dall'Ema e dall'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) non sono bastate. Tornado ai centri vaccinali, il sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, informa: «Sono riprese le attività presso il punto vaccinale di nell'Auditorium di via Flammia. Nei prossimi giorni si continuerà con la seconda dose per gli over 80 di Frigento, Grottaminarda, Sturno e Gesualdo. 

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Le operazioni di vaccinazioni si stanno svolgendo con ordine, nel massimo rispetto delle regole». Tra l'altro l'amministrazione comunale di Grottaminarda ha provveduto ad ampliare la disponibilità del servizio attraverso un terzo box vaccinale in aggiunta ai primi due: «Migliorando la capacità del presidio per i prossimi mesi e questo conferma la validità della scelta di quegli spazi per insediare il punto vaccinale». Protesta, invece, l'Unione nazionale consumatori di Avellino. Dall'associazione premettono: «Mentre rimane costante, più del 90 per cento, la percentuale dei decessi degli ultrasessantenni, ultrasettantenni e ultraottantenni per Covid, continuano i ritardi, i disservizi e le scelte sbagliate delle priorità nelle vaccinazioni. Non mettiamo assolutamente in discussione la vaccinazione prioritaria dei medici e degli operatori sanitari in servizio: hanno pagato un prezzo esorbitante, vittime del dovere e di un sistema sanitario, soprattutto di questo territorio, con una governance non adeguata alla situazione drammatica di quest'ultimo anno. L'ultima illustre vittima è Angelo Frieri, direttore sanitario negli ospedali di Sant'Angelo dei Lombardi e Ariano Irpono, a cui va il nostro saluto e la nostra riconoscenza per l'abnegazione, la professionalità e l'impegno sovrumano profuso». Quindi la richiesta indirizzata all'Asl di Avellino: « Riteniamo e chiediamo che sia prioritaria nella scelta delle persone da vaccinare, dopo il personale sanitario, i cittadini ultrasessantenni e ultrasettantenni e le persone con gravi patologie». 

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