Viale Italia ad Avellino, dopo
il sit-in rimosso tutto l'asfalto

Viale Italia ad Avellino, dopo il sit-in rimosso tutto l'asfalto
di Flavio Coppola
Martedì 8 Marzo 2022, 07:26
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Quello che non era accaduto in un anno è successo in un giorno. Via tutto l'asfalto che aveva sfregiato il marciapiede ed ecco l'avvio del tanto atteso ripristino dei luoghi nel disastroso cantiere della pista ciclabile di viale Italia. E' accaduto ieri mattina. Ironia della sorte, 24 ore dopo l'ennesima mobilitazione dei residenti e del comitato «Indignati anche tu per Avellino, asfaltate anche noi», la nuova impresa incaricata dal Comune ha finalmente avviato le operazioni di sistemazione dello storico boulevard alberato di Avellino. Uomini all'opera in più punti, fino all'altezza dell'edificio dell'Unicredit, e risultati subito visibili in quella che in 12 mesi di abbandono era diventata una mini discarica a cielo aperto nel centro di Avellino.

Di prima mattina, insieme alla nuova impresa quella precedente aveva chiesto e ottenuto la rescissione contrattuale si è portata sul posto la responsabile unica del procedimento, Anna Freda, e sono partiti i lavori di ripristino che il sindaco Festa aveva dato per imminenti già un anno fa.

Meglio tardi che mai. Il cronoprogramma delle opere parla chiaro: entro 90 giorni, ma gli uffici contano di potercela fare anche in 60, viale Italia deve tornare com'era. Il marciapiede sfregiato deve ritrovare il porfido e il granito che erano stati rimossi un anno fa per far spazio alla lingua di asfalto che aveva fatto indignare Avellino. La pavimentazione si è appreso sul posto dovrà arrivare ex novo.

Perché il vecchio materiale sarebbe inutilizzabile. Dunque ci vorrà qualche giorno. Solo allora si potrà procedere. L' assessore ai Lavori pubblici, Antonio Genovese, assicura comunque che «non si tratta di lavori particolarmente impegnativi». «Ripulita l'area e sistemato il marciapiede dice realizzeremo il progetto che prevede la realizzazione della pista sulla strada». Non una vera e ingombrante infrastruttura, insomma. Non dovrebbero diminuire i posti auto. Si tratta, infatti, del progetto della cosiddetta «Zona 30». Un anello ciclabile che successivamente dovrebbe abbracciare non solo viale Italia, ma anche via Perrottelli, via Colombo e via De Concilij, in cui con l'apposizione dell'opportuna segnaletica - sarà consentito alle auto viaggiare a non più di 30 chilometri orari. «La corsia sarà disegnata sulla carreggiata precisa Genovese e non ci saranno cordoli». Sui tempi precisi, l'assessore non si sbilancia. Ma assicura che saranno brevi. Dal canto suo, l'impresa che ha ottenuto l'appalto per il ripristino dei luoghi, da 35.000 euro, dovrà procedere con la massima urgenza. Si avvia così a conclusione una vera e propria odissea amministrativa. Solo domenica era stata realizzata sul cantiere l'ennesima manifestazione di protesta contro l'amministrazione. Non a caso, ieri mattina, i residenti si sono subito portati sul posto manifestando un senso di liberazione per un'opera che li aveva letteralmente rinchiusi nei propri condomini. «La verità trionfa sempre». è il commento via social del comitato civico guidato da Rita Cesta - Resta da capire a questo punto se il progetto alternativo alla pista sul marciapiede individuato dall'amministrazione risulterà idoneo rispetto al finanziamento nazionale che il Comune aveva ottenuto per l'appalto, poi modificato. Altrimenti dovrà rimetterci l'ente.

Quanto alla «Zona 30», l'espediente individuato per consentire la mobilità ciclabile in una condizione di maggiore sicurezza, non farà certamente la gioia degli automobilisti di Avellino. Ma almeno potrà partire, proprio sull'asse viale Italia via De Concilij, il progetto di bike sharing comunale le cui ciclostazioni, dal 2020, attendono di entrare in funzione. Il regolamento è pronto da più di un anno, con tanto di piano tariffario e ok del Consiglio comunale. Misteriosamente, le bici elettriche non hanno percorso un solo metro. Per il resto, la riqualificazione di viale Italia, che nella visione del sindaco doveva diventare una la Sanremo del Sud e ospitare il tribunale nell'ex «Moscati», resta nel libro dei sogni. Come la mobilità sostenibile che, proprio dalle piste ciclabile, dovrebbe muovere i suoi primi passi. Ma almeno a viale Italia si tornerà a passeggiare liberamente sui marciapiede.
 

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