Zeppetelli, fatale il colpo all'addome
il 40enne colpito da 5 proiettili

Zeppetelli, fatale il colpo all'addome il 40enne colpito da 5 proiettili
di Pasquale Pallotta
Giovedì 24 Febbraio 2022, 08:13
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Cervinara si prepara oggi pomeriggio a dare l'ultimo saluto a Nicola Zeppetelli amico di tutti, il 40enne tolto brutalmente all'affetto dei propri cari e delle tante persone che gli volevano bene in un sabato pomeriggio che difficilmente sarà dimenticato. In carcere accusati di omicidio in concorso con le aggravanti del metodo mafioso e della premeditazione ci sono altri due giovani sempre di Cervinara, Alessio Maglione di 31 anni che avrebbe esploso i colpi di pistola contro Nicola Zeppetelli e Giuseppe Moscatiello di 22 anni che avrebbe accompagnato il Maglione.

Nella tarda mattinata di ieri nella sala morgue del Moscati il medico legale, Carmen Sementa, ha effettuato l'autopsia del cadavere di Nicola Zeppetelli, presente anche un consulente di balistica, il perito Felice Nunziata. Sarebbero stati cinque i proiettili che hanno raggiunto il 40enne, alle gambe, all'addome, all'inguine.

Una sequenza di colpi che confermerebbe le ipotesi investigative di un omicidio volontario, pianificato dai due indagati, arrestati ad Arienzo in provincia di Caserta, dopo una fuga durata 24 ore.

Intanto il fascicolo processuale è ora in mano al piemme Francesco Raffaele, della Direzione Distrettuale Antimafia, che assieme alla piemme Rosa Volpe segue anche l'inchiesta per il ferimento di Fiore Clemente e del nipote Antonio Pacca avvenuti a San Martino Valle Caudina l'11 febbraio scorso.

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Non ci sono comunque al momento collegamenti tra i due fatti. Le indagini che ricordiamo sono affidate ai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Avellino con il maggiore Pietro Larghezza, stanno permettendo di ricostruire nei dettagli quanto avvenuto in quel tragico sabato pomeriggio. Dalle immagini della videosorveglianza si vedrebbe la Citroen C3 condotta da Giuseppe Moscatiello, transitare un paio di volte prima di fermarsi nella piazzetta nei pressi del circolo gestito da Nicola Zeppetelli, quasi a voler cogliere il momento propizio per quel chiarimento che poi si sarebbe trasformato in una missione di morte.

Tra i tre scoppia una rissa e Nicola Zeppetelli evidentemente riesce a sopraffare i due ed è a questo punto che Alessio Maglione avrebbe estratto la pistola facendo fuoco contro il 40enne non fermandosi nemmeno quando ormai il titolare del circolo è a terra. Cinque colpi che hanno spezzato per sempre i sogni di un uomo amato davvero da tutti a Cervinara. E quella di oggi si annuncia come un'altra giornata di dolore per Cervinara che non riesce a capacitarsi del perchè tutto questo sia potuto accadere. E' certo che le indagini e il processo chiariranno tanti aspetti ancora oscuri di questo efferato fatto di sangue che si sta portando dietro una scia di accuse e di polemiche sui social che francamente dimostrano che la gente non ha ancora capito nulla. Bisogna che si ritrovi un clima di serenità, anche per evitare spiacevoli episodi futuri. Il dolore che in questi giorni stanno vivendo la madre di Nicola Zeppetelli, la signora Assunta, il papà Salvatore, la moglie Alida, l'amata figlia Megan e i fratelli Francesco e Giovanni, devono essere di insegnamento a tutti affinchè non si abbiano più a verificare fatti del genere, affinchè cervinara non debba più vivere giornate di dolore. E' un dramma che ha sconvolto anche le famiglie dei due ragazzi che si trovano rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e che devono fare i conti con un'accusa molto grave, di aver spezzato la vita di un padre di famiglia e e soprattutto dovranno rispondere alla loro coscienza se i fatti verranno confermati in sede processuale.
 

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