Ztl centro storico di Avellino:
6.500 multe in un mese

Ztl centro storico di Avellino: 6.500 multe in un mese
di Flavio Coppola
Domenica 2 Ottobre 2022, 12:00
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Seimilacinquecento multe per la Ztl del Centro storico. È il numero esorbitante di targhe fotografate, in sole 36 serate, dall'occhio implacabile dei 7 dispositivi collocati a presidio dei varchi del cuore antico. Ufficialmente ferme dal 30 settembre, ma di fatto lasciate aperte dal 28, a causa del maltempo, le Ztl erano entrate in funzione, con potere sanzionatorio, soltanto il 24 agosto.

Dunque, in poco più di un mese, hanno beccato una marea di automobilisti, duri evidentemente d'occhi e d'orecchie, che imperterriti hanno continuato ad infilarsi con l'auto nel centro storico dalle 20 alla mezzanotte.

Una media di 180 multe al giorno, ben superiore a quella pure ipotizzata ad occhio, ma non elettronico dal Comando dei vigili urbani ad inizio settembre. Un numero, quello diffuso dalla Polizia municipale, che va ritenuto scremato rispetto alle targhe degli aventi diritto, che di conseguenza non vengono rilevate dalle telecamere. Dunque, considerato che ogni sanzione va da 83 euro, che diventano 58 se pagati entro 5 giorni, il Comune ora si appresta ad di incassare una cifra che se tutti pagassero potrebbe arrivare fino al mezzo milione di euro. Gli avellinesi, insomma, non ci avevano creduto. 

E dire che la messa in funzione delle Zone a traffico limitato, con potere sanzionatorio, era stata preceduta da un periodo di prova o pre-esercizio tanto lungo che in molti avevano messo in dubbio l'efficacia del sistema. La pedonalizzazione con i varchi elettronici, infatti, era partita l'8 giugno, ma fino al 24 agosto, ovvero per quasi 3 dei 4 mesi del progetto, non erano state irrogate sanzioni. Poi il sistema è partito definitivamente e non ha guardato in faccia a nessuno, facendo strage di automobilisti. Col dato sulle targhe sanzionate, l'amministrazione Festa può tirare definitivamente le somme sulla fase di sperimentazione della Ztl al centro storico, che tanto l'assessore al commercio, Laura Nargi, quanto la stessa fascia tricolore, Gianluca Festa, reputano un successo, soprattutto dal punto di vista del sostegno alle attività commerciali. Quanto alle sanzioni, Nargi evidenzia: «Avevamo detto sin dall'inizio che le telecamere sarebbe entrate in funzione. Per questo c'è stato un ampio periodo di pre-esercizio e di informazione. La Ztl è andata benissimo, tuttavia sappiamo che tutto ciò che è sperimentale richiede tempo per essere metabolizzato dai cittadini». 

Nessun dubbio nell'amministrazione rispetto alla segnalazione dei varchi. La vicesindaco Nargi ricorda ancora: «L'intero progetto, approvato dal Ministero dei Trasporti, è stato affidato ad un'impresa specializzata nel settore». Gli avellinesi, insomma, pagheranno care le loro distrazioni. L'amministrazione ora è decisa pure a rendere strutturale il provvedimento nel tempo, aggiungendo alla Ztl del centro storico più servizi, arredo urbano e sicurezza. Ma anche posti auto. In merito, il progetto di realizzazione di più moderno a Campetto Santa Rita è stato già candidato ai finanziamenti necessari. L'idea è portare, attraverso due rampe, i cittadini direttamente a Piazza Duomo, altra area chiusa al traffico ma nel 2019 da una Ztl. Terminato il periodo di chiusura serale alle auto, e soprattutto l'estate degli eventi dalla partecipazione record, si placano almeno per qualche settimana pure le polemiche con una parte dei residenti. Tuttavia, da questo punto di vista, l'amministrazione punterà sul centro storico anche a Natale. Rispetto al tema della viabilità, la prossima pedonalizzazione potrebbe avvantaggiarsi dell'apertura del tunnel. Anche se per l'ennesima volta quanto era stato annunciato non ha trovato riscontro nella realtà. La cabina elettrica dell'Enel, che si doveva realizzare in 20 giorni a settembre, non è ancora pronta. Intanto, all'imbocco del sottopasso, lato via San Leonardo, restano aperti da giorni due fossi con tanto di tubi ne che fuoriescono. Non sembra proprio un'opera pronta all'inaugurazione. Nel tempo, si sono perse pure le tracce della «zona 30», che avrebbe dovuto consentire alle sole biciclette di circolare al centro storico, ma in sicurezza, con i varchi chiusi. Se ne riparlerà nei prossimi mesi. 

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