Bari, dopo il maltempo si contano i danni: «Siamo disperati»

I danni del maltempo a Bari
I danni del maltempo a Bari
di Samantha DELL'EDERA
Lunedì 1 Agosto 2022, 07:42 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 22:39
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La spiaggia di Torre Quetta devastata. I gazebo dei locali in centro fatti a pezzi. Bari si è svegliata ieri contando i danni dell’ondata di maltempo che ha travolto la città. Tra strade come fiumi, alberi e cartelloni stradali caduti sotto la furia del vento, sono stati a decina gli interventi dei vigili del fuoco. 

Torre Quetta chiusa


Torre Quetta è stata chiusa ieri per permettere la messa in sicurezza del lido. Sono stati distrutti i giochi per i bambini e alcuni cartelli stradali, sono caduti alberi e persino fatte a pezzi delle piccole imbarcazioni portate dal mare. I gestori dei chioschi e dell’Ati si sono rimboccati le mani e hanno trascorso l’intera giornata a cercare di riparare, nel possibile, i danni causati dal maltempo. «A seguito della violenta tromba d’aria e dei nubifragi che si sono abbattuti sulla citta di Bari, anche a Torre Quetta sono stati registrati alcuni danni - avevano fatto sapere venerdì sera i gestori - in particolare provocati dalla caduta di rami nell’area parcheggio». In realtà però ieri mattina, dopo i primi sopralluoghi, i gestori si sono resi conto che i danni provocati dal maltempo sono stati molto più elevati di quanto si aspettavano. 
Danni da migliaia di euro anche per i locali del centro. Le raffiche di vento hanno trascinato, in maniera impressionante e a decine di metri di distanza, gli ombrelloni e le sedie e i tavoli dei locali. «Siamo disperati - denuncia Gianni del Mastro, ristoratore del centro storico - questa mattina abbiamo trovato l’inferno.

Tutti gli ombrelloni distrutti, i paravento in vetro a pezzi, sedie, tavoli rotti. Danni da migliaia di euro».

I gestori chiedono di rivedere il regolamento sui dehor

I gestori chiedono ora al Comune e alla Sovrintendenza di rivedere il regolamento sui dehors. Regolamento che risale al 2003 e che fissa paletti ben precisi per la sistemazione degli spazi esterni dei locali: tutti gli arredi devono essere infatti amovibili con ombrelloni e paravento di altezze e colori ben definiti. Nulla però di fisso. La Sovrintendenza è sempre stata chiara: tutti i dehors sistemati in zone di pregio come appunto Bari Vecchia devono essere facilmente smontabili. «Se la tromba d’aria di ieri fosse accaduta anche due ore dopo, ci sarebbe stata una tragedia - continua Del Mastro - considerando che il sabato sera arrivano migliaia di persone in centro. Al di là del danno enorme che abbiamo subito, penso sia arrivato il momento di rivedere quel regolamento. Pensando ad esempio a delle strutture fisse esterne. Uguali per tutti, ma fisse e sicure. Quelle attuali sono pericolosissime, soprattutto in occasione di eventi meteorologici come quelli di venerdì che stanno diventando sempre più frequenti». Danni si sono registrati in tutto il centro, in via Sparano, corso Cavour, in piazza Mercatile e del Ferrarese e in corso Vittorio Emanuele. «Chiediamo al Comune di avviare un percorso di dialogo con la Sovrintendenza - conclude Del Mastro - così non si può andare avanti». Sabato una tromba d’aria ha spazzato via tutto quella ch eha incontrato sulla sua strada: pali della luce, alberi, gazebo, tavoli dei locali. Fortunatamente non ci sono stati feriti, nel momento in cui si è abbattuta la tempesta, infatti, in giro c’era ancora poca gente. Ora si attende la mossa del Comune chiamato a dare una risposta ai commercianti ancora tartassati.

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