Accrocca incita i giovani di Benevento:
«Inseguite i vostri sogni»

Accrocca incita i giovani di Benevento: «Inseguite i vostri sogni»
di Emilio Fabozzi
Domenica 29 Maggio 2022, 11:10
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Si chiudono tre giorni intensi di incontri e attività formative pensate per aprire una discussione seria sul futuro delle aree interne, sulle problematiche che le investono. Una sorta di semina di idee e illustrazione di strumenti attivabili per determinare un'inversione di tendenza rispetto al progressivo spopolamento che colpisce queste zone ormai da anni. «Nonostante il grande sforzo organizzativo - ha rimarcato Felice Accrocca, vescovo di Benevento, nell'intervento che ha sancito la chiusura della tre giorni - ci aspettavamo maggiore partecipazione degli amministratori locali e dei rappresentanti parlamentari che il territorio ha espresso. In fondo questa occasione di confronto era rivolta a loro, affinché si possa lavorare insieme per una programmazione condivisa che miri al bene comune. Tuttavia, sono soddisfatto di quanto fatto e siamo determinati nel proseguire sulla strada tracciata. Il territorio si apra ai cambiamenti». Poi ha voluto sottolineare la straordinaria presenza degli studenti «che hanno garantito un apporto costante. Ed è a loro che dico: inseguite sempre i vostri sogni con la consapevolezza che è necessario mettere in campo grande impegno affinché essi si realizzino. Non abbiate paura di cambiare sogno, col tempo gli obiettivi si modificano, perché varia la nostra percezione del mondo e, di conseguenza, le nostre esigenze. Non c'è nulla da rimproverarsi se ciò avviene.

La giornata conclusiva del forum è stata caratterizzata da interessanti laboratori partecipati, che hanno affrontato tematiche differenti sullo sviluppo delle aree svantaggiate. Maurizio Bianchi, fondatore di Power engineering Srl, ha illustrato alcuni aspetti innovativi nel campo della tecnologia e gestione dell'energia, tematica di grande attualità. A seguire, Antonio Stasi, docente di Economia all'Università di Foggia ha presentato il progetto «Vazapp», titolo che gioca sull'ironico rimando all'app di messaggistica. «Vazapp» mira al riscatto del mondo agricolo, introducendo in un contesto «arcaico» e conservatore, elementi di modernità, come, ad esempio, progetti di interior design per valorizzare e ripensare i luoghi agresti in termini moderni, esaltando la loro bellezza rurale, «perché la bellezza è un valore che restituisce consapevolezza ed è un fattore determinante in un'era in cui la comunicazione gioca un ruolo di grande rilievo. Sono figlio di contadini - ha raccontato Stasi - e ricordo che mio padre non aveva grande considerazione del proprio lavoro e del proprio ruolo. Eppure il mondo agricolo ha grande fascino, enorme valore umano e anche indubbie potenzialità economiche. Vazapp nasce per concedere occasioni di riscatto a questo nobile mondo». Il progetto nel tempo è cresciuto, includendo realizzazioni innovative a partire dai «Contadinner», cene sociali in fattoria dove il contadino ospita persone del posto e confinanti, offrendo i propri prodotti, cucinati da uno chef. «Un'idea che ha avuto un successo enorme ha spiegato Stasi contribuendo alla nascita di collaborazioni tra contadini». Grande seguito ha registrato anche la proposta «Shakespeare ai contadini», appuntamenti teatrali in campagna dove il pubblico siede su balle di fieno, ed i contadini fanno gli attori. Insomma un piano di rigenerazione rurale giocato attraverso la bellezza, unico elemento che può salvare le aree interne. «Per tale motivo ha concluso Stasi - abbiamo coniato uno slogan: o la va, o la zappa!». Infine Alfonso Santoriello, ha raccontato la nascita del progetto per il recupero della terre attraversate dalla via Appia, denominato «Ancient Appia Landscapes» che «potrebbe offrire una grande occasione di rilancio turistico di questi fragili territori interni». 

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A pochi chilometri di distanza, anche il deputato del Pd Umberto Del Basso De Caro, partecipando al congresso della Cst Uil Avellino-Benevento, è intervenuto sul problema dell'isolamento delle aree interne assicurando: «Sono state messe in cantiere opere imponenti di cui si parlava da 50 anni: come raddoppio della Telesina, la Fortorina e Alta Capacità.

Una volta completate queste opere, il Sannio potrà lasciarsi alle spalle il suo atavico isolamento e potrà giocarsi la sua partita». 

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