Acqua, analisi e veleni Artea: «Test ineccepibili» Mastella: «Quereleremo»

Artea: l'accreditamento per fare le analisi è in corso

L'impianto di Pezzapiana
L'impianto di Pezzapiana
di Paolo Bocchino
Sabato 4 Marzo 2023, 08:49
4 Minuti di Lettura

«Artea non ha mai nascosto nulla e operato garantendo il massimo standard di competenza e sicurezza. Siamo frastornati dal clamore della vicenda, ma abbiamo la coscienza tranquilla». La voce di Giuseppe Mazza è provata ma serena. Il patron del laboratorio pontese è da giorni al centro delle cronache dopo la diffida della Asl a Gesesa per il mancato accreditamento alla verifica del tetracloroetilene. Il gestore ha già sostituito il laboratorio, affidandosi alla Natura di Casoria. Ma è ancora forte l'eco della iniziativa del dipartimento Prevenzione della Asl che ha improvvisamente messo fuori gioco il centro analisi di cui Gesesa si avvaleva da oltre un anno in piena fiducia.

«E noi non crediamo affatto di averla tradita - afferma Mazza -. Abbiamo agito sempre nella massima chiarezza nei confronti di Gesesa e degli utenti. Le nostre referenze sono consultabili in ogni momento sulla piattaforma Accredia. Storicamente, ovunque, le Asl accertano che i laboratori operanti sul territorio siano in grado di lavorare in regime di qualità. Nel maggio del 2022 l'Istituto superiore di sanità ha diramato una circolare che ha preteso l'accreditamento per tutti i singoli parametri.

Una misura draconiana difficilmente applicabile dalla sera alla mattina, per cui le Asl hanno avviato con gli operatori un percorso progressivo di convergenza. Per quanto ci riguarda, con 110 indicatori siamo i più titolati in provincia. A dicembre abbiamo partecipato alla prova interlaboratori nazionale di Unichim confrontandoci con 235 strutture. Artea ha concluso un percorso netto esaminando al buio oltre 20 composti organici volatili, categoria nella quale rientra il tetracloroetilene. È per questo - conclude il numero uno del centro analisi di Ponte - che abbiamo la coscienza pienamente a posto, sicuri di aver operato in ogni momento per i committenti e il territorio del quale siamo parte. I cittadini di Benevento hanno sempre fruito di acque verificate e sicure. Il tempo è galantuomo, le polemiche svaniranno».

Ma intanto sono ben presenti e accendono il dibattito. Il sindaco Clemente Mastella affida la materia ai tribunali: «Con riferimento alle illazioni diffamatorie nei confronti del Comune, del sottoscritto e di alcuni assessori circa le recenti vicende delle analisi dell'acqua e delle attività relative al piano di caratterizzazione concernente il campo pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni - ha fatto sapere - verranno sporti atti di querela contro i responsabili. Con l'auspicio che nelle sedi giudiziarie vengano puniti i seminatori di odio e di false notizie». Tra i rilievi critici indirizzati a Palazzo Mosti, l'essersi avvalso di Artea fin dal 2019 per le attività di caratterizzazione, senza il necessario accreditamento al tetracloroetilene. Mazza in merito afferma: «Per quanto riguarda le attività svolte ai sensi del decreto 152/2006 sulla contaminazione ambientale, non era richiesto l'accreditamento allo specifico parametro. Purtuttavia, agli atti della conferenza di servizio ci sono i rapporti di prova che dimostrano come, dagli esami in contraddittorio con Arpac, solo i nostri fecero emergere valori di tetracloroetilene tali da far scattare le successive verifiche. Senza di noi, il piano di caratterizzazione non sarebbe neanche partito».

Video

Sul tema ritornano gli assessori Alessandro Rosa e Mario Pasquariello: «L'esame dei campioni è di competenza dell'Arpac alla quale il Comune dovrà erogare circa 70mila euro per le analisi di laboratorio, e successivamente, a seguito dell'incremento delle campionature e del numero di pozzi da verificare secondo le indicazioni dell'Arpac, un ulteriore finanziamento che, grazie alle richieste avanzate dal sindaco Mastella, la Regione ha deliberato.

Il Comune è impegnato sin dal 2019 nel piano di caratterizzazione del sito in quanto, prima la pandemia che per ben due anni ha quasi paralizzato le operazioni e, poi, la necessità di reperire ulteriori risorse, hanno oggettivamente dilatato i tempi di esecuzione, senza alcuna omissione o ritardo ascrivibile alla responsabilità del Comune. L'ente, con i propri dirigenti e funzionari, ha operato celermente e in stretto raccordo istituzionale con  Regione e Arpac nell'apposita conferenza dei servizi. La struttura organizzativa ha incaricato  Giuseppe Mazza, chimico, quale direttore dell'esecuzione delle attività materiali connesse all'estrazione dei campioni esaminati da Arpac, ragion per cui, al fine di sgombrare il campo da ogni equivoco, Artea non è impegnata nell'effettuazione di alcuna analisi di laboratorio. Le ditte affidatarie, prescelte a seguito di regolare procedura di legge, sono state incaricate di effettuare unicamente le operazioni materiali dei sondaggi sui pozzi indicati da Arpac».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA