Agriturismi, nuovo boom di presenze:
«L'ora della svolta per il turismo»

Agriturismi, nuovo boom di presenze: «L'ora della svolta per il turismo»
di Antonio Martone
Lunedì 25 Aprile 2022, 10:13 - Ultimo agg. 20:45
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Per agriturismi e ristoranti sanniti, dopo quello pasquale, è stato un altro lungo ponte festivo da incorniciare. Il boom di presenze è cominciato già sabato. Oggi è previsto il pienone un po' ovunque. Turisti da fuori regione e tante famiglie delle province limitrofe hanno prenotato i tavoli già da tempo. Gettonatissimi in particolare gli agriturismi anche grazie alle condizioni meteo incoraggianti. Nel Sannio sono ben 161 le fattorie attrezzate che rappresentano il 22% delle 728 censite in Campania.

Emblematico che il Sannio pur essendo la provincia con meno abitanti si piazza al secondo posto alle spalle solo di Salerno che ne annovera 229 (31%), ma davanti ad Avellino 143 (20%), Napoli 107 (15%) e Caserta 88 (12%). E gli addetti ai lavori stanno registrano in arrivo un flusso notevole di clienti dal Napoletano e Casertano che prediligono le verdi colline del Fortore, Tammaro, Sabato e così via, ma anche i monumenti della città, il lago e le terme di Telese e la spiritualità di Pietrelcina.

Il boom per gli agriturismi è stato sottolineato anche in una nota della Coldiretti Campania che ha stimato diecimila presenze solo a livello di soggiorno. Numeri superiori anche alla fase pre-covid dopo che il settore aveva perso quasi il 30%.

«Dopo due anni quasi di inattività - dice Lino Santillo gestore di un agriturismo nel morconese - come per incanto, nonostante la guerra e il caro-prezzi, che di certo non ci hanno aiutato, a partire da aprile, grazie anche alle festività abbiamo ripreso bene. In tanti hanno riscoperto il Sannio. Ho prenotazioni per tutti i week end anche di maggio, in particolare di clienti dell'hinterland napoletano e in parte anche del Molise. Dopo aver resistito con sacrifici immani speriamo di poterci rifare».

Giovanni Porcini, proprietario di un agriturismo nella zona del pre-Fortore, lancia un appello: «La mia struttura alquanto piccola può ospitare circa trenta persone esclusivamente per pranzi o cene e riusciamo a sbarcare il lunario, ma ho notato che tanti visitatori che avrebbero intenzione anche di pernottare sono costretti a desistere per mancanza di posti letto. Approfitto per lanciare un appello ai giovani a mettersi insieme e creare mini pensioni lanciando la proposta turistica del Sannio».

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Così Francesca Travaglione, co-gestore di un attrezzato agriturismo alle porte del capoluogo: «La bontà dei prodotti tipici della nostra provincia che vengono utilizzati dalla stragrande maggioranza delle aziende, il verde, i paesaggi incontaminati dei quali dopo la pandemia la gente avverte maggiore esigenza e il costo dei menu che quasi tutti abbiamo tenuto bassi stanno costituendo un ottimo traino, con il tam tam che fa effetto come dimostra questo weekend nel quale abbiamo il tutto esaurito già da una settimana». Tesi avallata anche da Antonietta Iannelli: «Sia nel weekend pasquale che in questo per poter soddisfare le numerose richieste abbiamo dovuto organizzare addirittura una doppia rotazione dei tavoli a pranzo. Naturalmente siamo felici, sperando che si continui così. Del resto abbiamo rilevato un incremento di presenze anche rispetto al periodo pre-Covid ed è il segnale più confortante in assoluto». La politica della qualità è quella che sposa Alessandro Frangiosa: «Ci siamo adeguati ai tempi, abbiamo migliorato la qualità dei nostri prodotti che sono unici ed è questa la strada da percorrere. Naturalmente il locale è pieno, stiamo avendo prenotazioni anche da fuori regione». 

Anche Lorenzo Tufo, che gestisce una trattoria in pieno centro storico è soddisfatto: «C'è una continua crescita, ma soprattutto a partire dalla scorsa settimana abbiamo rilevato un incremento cospicuo di visitatori nei nostri vicoletti. Fino a domani (oggi, ndr) il locale è pieno». Il cuoco Salvatore Palmieri parla di nuovi orizzonti: «La gente al di là dei problemi ha voglia di uscire e di stare insieme, noi la stiamo incoraggiando anche proponendo menu particolari e prezzi invitanti, questa è la politica da perseguire». Soddisfatto anche Angelo Francesca, titolare di un ristorante a Pietrelcina: «Sembra essere arrivata la scossa che aspettavamo. Sarà fondamentale che tutti gli operatori facciano in modo di fidelizzare i turisti perché in queste settimane ci giochiamo anche il futuro dopo due anni tristi. Da noi nei weekend c'è il pienone fino ad estate avanzata». 

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